Sport olimpici

Basket, gli Stati Uniti preparano un vero e proprio team da sogno per le Olimpiadi

Non può esistere un’Olimpiade senza un Dream Team di basket degli Usa. La medaglia d’oro è l’obiettivo numero uno e non esiste altro se non il primo posto. La Nazionale a stelle e strisce è pronta a scendere in campo con una squadra da sogno: da LeBron James a Stephen Curry, da Kevin Durant a Joel Embiid. E l’amministratore delegato del team Usa, Grant Hill, non ha ancora chiuso il roster per il training camp di luglio e delle partite di esibizione a Las Vegas. Anche perché manca ancora un posto in squadra e il Team deve essere invincibile o quasi. Gli 11 per Parigi sarebbero quindi: Anthony Davis (ala-centro, Los Angeles Lakers), Devin Booker (guardia, Phoenix), Anthony Edwards (guardia, Minnesota), Jayson Tatum (ala, Boston), Jrue Holiday (play-guardia, Boston), Bam Adebayo (centro, Miami), Tyrese Haliburton (guardia, Indiana), LeBron James (ala, LA Lakers), Stephen Curry (play-guardia, Golden State), Kevin Durant (ala, Phoenix) e Joel Embiid (centro, Philadelphia).

LeBron James | ansa epa @Allison Dinner

Giochi Olimpici

Così il c.t. Steve Kerr avrà Curry – che gli ha regalato quattro anelli – per la prima volta ai Giochi Olimpici, mentre sarà la quarta presenza per LeBron James. In bacheca ha già il bronzo del 2004 ad Atene e gli ori del 2008 a Pechino e del 2012 a Londra. Ma quando nasce il Dream Team? Nel 1992 alle Olimpiadi di Barcellona, in Spagna. Una squadra che incantò il mondo dal 26 luglio all’8 agosto di quell’anno. Due nomi su tutti: Michael Jordan e Magic Johnson. Questa squadra ha cambiato il basket. È stato il primo, e per molti l’originale, Dream Team degli Usa: da Bird ad Ewing, passando per Barkley, Drexler, Malone, Mullin, Pippen, Robinson, Stockton e Laettner, preferito a Shaquille O’Neal, non uno a caso. Quella squadra vinse otto partite su otto segnando una media di 117,5 punti a gara e vincendo sempre con uno scarto di almeno 44 punti. La finale contro la Croazia l’8 agosto 1992 finì 117-85. L’ultima esibizione di una squadra irripetibile, la prima ad aver portato i professionisti ai Giochi Olimpici.

Stephen Curry | ansa epa @John G. Mabanglo

Le speranze di Parigi

Se quella squadra non è più ripetibile, gli Usa puntano comunque alla medaglia d’oro con i migliori talenti statunitensi in circolazione. Chissà se a Parigi accadrà quello che è successo a Barcellona nel 1992. In quelle settimane attorno all’hotel che ospitava il Dream Team c’era un affollamento mai più visto. I signori del basket non erano scesi al Villaggio Olimpico in riva al mare. Avevano preferito prendere e restare in hotel a cinque stelle con letti su misura, minibar sempre riforniti e le mattinate libere per andare a giocare a golf. In fin dei conti, fino a Barcellona gli Usa avevano partecipato ai Giochi Olimpici e alle manifestazioni internazionali con i migliori giocatori dei college. Tanto che Jordan aveva già vinto l’oro nel 1984 a Los Angeles, appena uscito da North Carolina. Invece, nel 1988 gli Usa erano stati sconfitti in semifinale dall’Urss. Una cosa accaduta soltanto a Monaco ’72. Quindi, serviva dare un messaggio al mondo, non solo del basket. Oggi si ripercorre quella strada per stregare Parigi.

Redazione Olympialab

Recent Posts

Masters 1000 di Cincinnati, parla Sinner: Le condizioni del gomito e il commento su Ferrara

Sinner pronto per Cincinnati: “Dopo Wimbledon, fiducia ritrovata. Ora testa alla stagione americana” Jannik Sinner…

1 mese ago

Tennis, Sinner è arrivato a Cincinnati: ecco quando scenderà in campo

Jannik Sinner si appresta a tornare in campo dopo il trionfo a Wimbledon: ecco quando…

1 mese ago

Tennis, Pietrangeli esalta Sinner: “È così forte che dovrebbe dare almeno un 15 di vantaggio agli avversari”

Dopo alcune uscite poco felici nel corso degli anni, Nicola Pietrangeli esalta Jannik Sinner con…

2 mesi ago

Sinner-Alcaraz, continua la sfida per la vetta del ranking: la situazione

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz continuano la sfida alla vetta del ranking: la situazione e…

2 mesi ago

Wimbledon: Cahill racconta il percorso di Sinner dalla sconfitta a Parigi fino alla vittoria a Londra

L'allenatore di Sinner, Darren Cahill, ha raccontato la bravura di Sinner nel superare la batosta…

2 mesi ago

Tennis, chi saranno gli italiani agli US Open? Sinner, Paolini e non solo

Jannik Sinner, Jasmine Paolini e non solo: ecco tutti gli italiani che tra poco più…

2 mesi ago