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Biathlon. Oberhofer quarta, Wierer sesta nella Sprint. Vince la Kuzmina

SOCHI 2014. Dopo l’antipasto di ieri con due azzurri nei primi dodici, il Biathlon parla italiano al femminile con due nostre atlete, Karin Oberhofer e Dorothea Wierer, colpevolmente trascurate dalla regia televisiva, che chiudono la Sprint al quarto e al sesto posto dopo un percorso perfetto al poligono di tiro. Solo 6″2 separano Karin Oberhofer, ventottenne di Bressanone componente della staffetta Bronzo agli ultimi Mondiali,  dalla medaglia di Bronzo che è andata alla ucraina Vita Semerenko. Uscita undicesima dal primo poligono, Karin è scesa fino al quattordicesimo posto sugli sci stretti per uscire al settimo posto dopo gli ultimi cinque tiri e dare tutto nel finale saltando la ceca Vitkova, la svizzera Gasparin e la compagna di squadra Dorothea Wierer per chiudere al quarto posto. Da parte sua la tre volte campionessa del mondo juniores, una delle più veloci al tiro, è uscita dall’ultimo poligono in terza posizione con 23″7 dalla vincitrice, la slovacca Kuzmina, ma ha pagato a fatica negli ultimi 2500 metri sugli sci scivolando al sesto posto a 30″6 dal primo posto in una classifica cortissima che fa prevedere un Inseguimento pirotecnico.

La vittoria, come detto, è andata alla ventinovenne russa naturalizzata ucraina Anastasia Kuzmina (0 errori anche per lei in una gara che non ha dato speranze alle meno precise, solo la francese Bescond è quinta nonostante un errore) che, per doppiare l’Oro di Vancouver,  ha preceduto di 19″9 la russa Vilukhina e di 21″7 VIta Semerenko. Michela Ponza, anche lei senza errori, è trentottesima a 1’40″2 mentre Nicole Gontier ha chiuso al cinquantaquattresimo posto con 4 errori ma veloce sugli sci a 2’19″5.

 

Risultati completi – Biathlon – Sprint Femminile

 

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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