Sport olimpici

Canoa, Manfedi Rizza e una medaglia… da coniare

La Nazionale di canoa velocità è pronta a solcare l’acqua in vista di una nuova stagione. Gli azzurri si sono presentati al gran competo al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma per sostenere le visite mediche di routine. Manfredi Rizza, Alessandro Gnecchi, Andrea Di Liberto, Giacomo Cinti, Samuele Burgo, Andrea Schera e Tommaso Freschi sono pronti e agguerriti.

Una lunga preparazione invernale

Manfredi Rizza, medaglia d’argento nel K1 200 all’Olimpiade di Tokyo 2020, ha espresso il proprio punto di vista: “Per noi è importantissimo poterci allenare al meglio e per farlo bisogna essere in salute e sottoporci a un check completo che ci permetta di scongiurare eventuali futuri problemi e iniziare nel modo giusto la stagione”. C’è da affinare la preparazione dopo i pesanti carichi di una lunga preparazione invernale.  Tantissimo, il lavoro fra Lazio e Sicilia: “I raduni stanno andando bene. Abbiamo passato un mese a Castel Gandolfo e tre a Carlentini, in Sicilia: siamo pronti per cominciare le gare”.

Immagine | Epa

Rizza, una medaglia… da coniare

Questo periodo è stato davvero duro, sia a livello tecnico che individuale. Rizza, dopo la cancellazione del k1 200 dal programma olimpico, ha dovuto reinventarsi e dotarsi, nel K4 500, di una imbarcazione diversa: “Per me che vengo dal K1 è un po’ tutto nuovo. Sono stato catapultato in una dimensione di squadra che mi piace molto: a 31 anni sto vivendo una nuova giovinezza, sono davvero contento di come stiano andando le cose”. Un 2023 cruciale, con la prua rivolta ovviamente verso Parigi che potrebbe anche essere la sua ultima olimpiade. In questo caso riuscire a partecipare varrebbe quasi quanto una medaglia: “L’obiettivo principale del 2023 è quello di qualificarci ai Giochi Olimpici di Parigi. Lavoriamo per raggiungere questo traguardo da più di un anno”.

Immagine | Epa

Coppa del Mondo, Europei, Mondiali in vista del “Last dance”

In questa ottica, gli appuntamenti non mancheranno. Una gara a Milano ad aprile, due prove di Coppa del Mondo in Ungheria e Polonia e i Giochi Europei di Cracovia. Infine i Mondiali di fine agosto a Duisburg.  Rizza, con l’orgoglio per ciò che è stato fatto e l’ambizione di quel che sarà, sottolinea: “Il capitolo Tokyo si è chiuso lì, sono uno che cerca sempre di concentrarsi sul presente e sul futuro. Parigi 2024 potrebbe essere la mia ultima Olimpiade, sono determinato e molto motivato. Sarebbe importante e in un certo senso storico riuscire a qualificarci con il K4 ai Giochi”.

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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