Canottaggio, 2° bronzo da un bel “quattro senza”

I quattro canottieri in azione (foto Federcanottaggio)

CANOTTAGGIO. Si chiudono con una splendida medaglia di bronzo, vinta nel quattro senza senior maschile, i Giochi Olimpici per l’Italia del canottaggio che riporta a casa dopo dodici anni un alloro olimpico in questa specialità che si va ad aggiungere alla medaglia di bronzo vinta ieri dal due senza senior di Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo. Per quanto riguarda la giornata odierna, gli occhi di tutti gli appassionati italiani erano concentrati sulla finale del quattro senza senior maschile, dove gli azzurri Domenico Montrone, Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino avevano il compito di confermare l’Italia ai vertici mondiali dopo il titolo iridato conquistato lo scorso anno ad Aiguebelette. La finale sul Lagoa Rodrigo de Freitas si è svolta secondo i pronostici con i favoritissimi britannici a condurre sin dalle prime palate incalzati dall’Australia, che già nei turni preliminari era apparsa come la più accreditata avversaria dei Sudditi di Sua Maestà. La barca azzurra, dopo una buona partenza, si è insediata in quarta posizione, cercando di produrre velocità sul passo senza scomporsi, preoccupandosi di non perdere mai il contatto con le posizioni valide per le medaglie. La regata si è quindi sviluppata con intensità ma in modo costante con le prime quattro posizioni rimaste cristallizzate sino all’ultima frazione di gara, quando i quattro moschettieri azzurri hanno piazzato un serrate finale mozzafiato (miglior tempo assoluto negli ultimi 500 metri con 2″19 di vantaggio sui “mostri” britannici) che ha letteralmente lasciato sul posto gli esterrefatti sudafricani garantendo ai colori azzurri una seconda splendida medaglia di bronzo. Per la medaglia d’oro la Gran Bretagna si conferma ancora una volta la nazione più forte in questa specialità andando a vincere l’oro olimpico per la quinta volta consecutiva davanti all’Australia, giunta seconda.

Francesco Facchini

Di professione #sharindaddy, racconto storie da 30 anni. Ho un futuro dietro le spalle fatto di un Mondiale e due Olimpiadi, ma anche di esperienze giornalistiche in ogni tipo di medium (oh, è latino, mi raccomando). Amo il calcio, quello vero, ma da quando ho visto la fiamma olimpica non mi sono più riavuto.

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