Una passione ereditata dai genitori e la montagna che è diventata la sua vita. Così si può descrivere la scalatrice Laura Rogora. La giovane atleta romana ha vinto la Coppa del Mondo 2020 a Briançon, in Francia. Inoltre, è stata la seconda donna al mondo ad aver scalato nella falesia di Rodellar, in Spagna, una via di grado 9b: la massima difficoltà a livello femminile. Dove ha conquistato un record: prima italiana e più giovane di sempre a riuscirci. Dal 2015 è leader incontrastata in Italia di tutte le discipline legate all’arrampicata sportiva. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 è tra le favorite e sogna una medaglia.
Laura Rogora è nata a Il 28 aprile 2001 a Roma. Ha iniziato la scalata a soli cinque anni e da lì non ha mai più smesso. Nel 2016, a soli 14 anni, è diventata campionessa italiana nelle specialità lead e boulder e campionessa europea Youth nelle stesse specialità. Nello stesso anno è salita su una via di difficoltà 9a alla grotta dell’aeronauta a Gaeta, sui “Grandi Gesti”. Nel 2017 a Oliana in Spagna ha ripetuto la via Joe-Cita, il suo secondo 9°. L’anno scorso, dopo le Olimpiadi di Tokyo, è diventata la prima donna al mondo a scalare una via classificata 9b+. La via di Eribor, nella falesia Eremo di San Paolo, che si trova ad Arco di Trento. Ma non è solo una climber, infatti, la ventunenne romana fa parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato ed è una studentessa di matematica all’Università di Trento.
Il nuovo format della disciplina, a Parigi 2024, sorride all’azzurra: gli occhi degli italiani sono già all’insù.
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