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Il bastone di Pellegrino, come è andata

SCI DI FONDO (Dobbiaco). Ritorniamo, per fare chiarezza, su quanto avvenuto ieri durante il quarto di finale della Sprint a Tecnica Libera che vedeva impegnato Federico Pellegrino. Il valdostano all’inizio della salita ha perso un bastoncino poichè si è staccata la manopola ed ha perso secondi preziosi prima di recuperare un nuovo attrezzo. Molti in forum e in Facebook hanno parlato di negligenza da parte del team azzurro per la cattiva disposizione dei tecnici lungo il percorso.

La ricostruzione inizia dalle parole di un arrabbiato Federico Pellegrino “Un avversario che mi seguiva mi ha calpestato il bastoncino con lo sci, così quando ho fatto il movimento col braccio il laccio si è strappato. E’ stato veramente un colpo della malasorte, peccato perchè è la seconda gara consecutiva”.

In merito al ritardo nel fornire un nuovo bastoncino al fondista azzurro, è oggi intervenuto sulla pagina Facebook Team Italia Nordic Ski Supporters Paolo Riva, direttore tecnico e allenatore della squadra di Coppa del Mondo maschile facendo definitiva chiarezza: “in quel punto non ci sono zone coach ma si può comunque stare fuori dalle transenne. Io ero 20 metri prima con i norvegesi coprendo la parte dopo la curva dove erano cadute le donne e aveva rischiato Hofer. Uno svedese era fuori le transenne all’inizio salita ma non si è dannato per dare il bastone a Chicco. In quei punti l’organizzazione mette, in accordo con noi, delle persone con bastoni per assistenza, uno era all’interno curva ed era distante dalla traiettoria, uno era sulla salita e ha dato il bastone a Chicco. Non affrettiamoci a parlare di negligenza, cerchiamo di fare il massimo. Purtroppo a volte per poco sei in una posizione sbagliata , anche e soprattutto a noi dispiace”.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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