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Immobile e gli altri: da spaccaporte a… sfasciacarrozze

Ciro Immobile vive una domenica di puro terrore: un brutto incidente ha distrutto la sua macchina, che si è schiantata contro un tram, in pieno centro a Roma. Un impatto durissimo che ha reso praticamente irriconoscibile l’autovettura. La dinamica dell’incidente avrebbe potuto riservare epiloghi drammatici. Tutto è bene quel che finisce bene, anche se non è la prima volta che un calciatore si scopre, oltre che spaccaporte… sfasciacarrozze.

Tutte le strade portano… a sbattere a Roma

Immagine | Ansa

Le strade di Roma, in questo senso, hanno diverse storie da raccontare. Basti pensare a quanto accaduto a Bruno Peres, esterno destro di qualità ma a volte incapace di gestire le sue potenzialità in campo. Esattamente come sull’asfalto della Capitale quando, nel febbraio 2018, ha schiantato la sua costosissima fuoriserie contro un albero. Alcol test non superato e conseguente ritiro della patente. Notte brava anche per Keita, con un mattino che ha riservato bruttissime sorprese: distrutta una macchina, danni da 108 mila euro. In quella occasione, a versare lacrime amare, fu anche l’agenzia di noleggio. Che dire poi di Diego Perotti, che si è “distinto” per un incidente perlomeno curioso, ma non inedito. Le strade che portano a Trigoria, centro sportivo del club giallorosso, sono spesso teatro di incidenti e l’argentino è incappato nel classico tamponamento a catena.

Calciatori e motori, gioie e dolori

Immagine | Epa

Al di là del Grande Raccordo Anulare, non mancano altre storie, fortunatamente a lieto fine. Nel 2020, Grealish colleziona una figuraccia epocale. Dopo aver invitato i tifosi a restare a casa durante il lockdown, predica bene ma razzola malissimo: non solo esce, ma danneggia la sua auto da 90mila euro all’uscita da una festa in un locale.  Qualche chilometro a ovest, Romero finisce fuori strada a Carrington mentre raggiunge il centro sportivo del Manchester United. Esce illeso, ma non si può dire lo stesso della sua auto: 200mila euro da buttare.

Arthur non si è presentato benissimo alla Juventus: la sua “rossa” finisce contro un palo e il brasiliano risulta positivo all’alcol test. Restando in orbita ex Juventus, memorabile l’incidente di Caceres: la sua auto percorre in senso vietato la corsia e termina la sua corsa contro lo spartitraffico. Strike sulla fermata del bus e due macchine parcheggiate. Arturo Vidal, dopo una serata al casinò a Santiago, è evidentemente su di giri. Il suo bolide esce distrutto da una escursione fuori strada ma il cileno e la moglie sono illesi e anche piuttosto arrabbiati a tal punto da minacciare gli agenti con il più classico: “Lei non sa chi sta fermando”.

Incidenti e miracolati

C’è poi la categoria dei miracolati… compreso Cristiano Ronaldo. Il portoghese, alla sua prima esperienza allo United, perde il controllo della sua auto che si schianta ed esce completamente distrutta dallo scontro con un muretto, in un tunnel nei pressi dell’aeroporto. Iturbe, ai tempi dell’Hellas Verona, attraversa con troppa velocità una “S” e la sua macchina finisce nel fossato. Incredibilmente salvo. L’incidente più famoso è quello del 2 agosto 1993 che coinvolge Gianluigi Lentini, all’epoca 24enne e stella indiscussa del calcio italiano. L’esterno perde il controllo della sua macchina sulla Torino – Piacenza e le conseguenze sono gravissime. Rischia la vita, ma alla fine ne esce fuori, anche se le conseguenze si riverbereranno sulla sua carriera.

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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