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Ingargiola fioretto d’Oro   ai Mondiali Cadetti

Francesco Ingargiole (Foto: Augusto Bizzi)

SCHERMA (Porec). La quarta giornata di gara ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Porec2013 regala la doppietta azzurra nel fioretto maschile Cadetti. A far risuonare l’inno di Mameli al cielo di Porec è Francesco Ingargiola che si laurea Campione del Mondo Cadetti nel fioretto maschile, vincendo la finale tutta italiana contro Tommaso Ciuti, col punteggio di 15-6. Per Ingargiola, tesserato per il Club Scherma Jesi, si tratta del riscatto dopo l’argento conquistato nella rassegna iridata dello scorso anno a Mosca, mentre l’argento di Ciuti soddisfa l’atleta del Club Scherma Pisa, dopo la delusione dello scorso anno in cui si fermò ai piedi del podio.

Le due medaglie permettono all’Italia di vincere anche il medagliere delle prove Cadetti.

“E’ una soddisfazione enorme – dice il neo Campione del Mondo di fioretto maschile under 17 -. E’ un successo che mi stimola ancora a dare tanto ed a considerarlo uno step. Lo dedico a mia madre, mio padre ed alla mia maestra Maria Elena Proietti. Un grazie particolare poi a tutto lo staff della Nazionale”. Tommaso Ciuti non è dispiaciuto dell’argento. “Sono arrivato in finale un pò scarico dopo aver dato tutto nell’assalto precedente – commenta -. Sono soddisfatto. Adesso si torna a lavorare per scalare il gradino ed arrivare su quello più alto”.

La certezza della doppietta tricolore è giunta al termine delle due semifinali che non hanno mancato di regalare emozioni. Nella prima Francesco Ingargiola ha sconfitto per 15-13 il russo Bakirov, interrompendo la rimonta del russo che aveva impensierito, solo nella seconda frazione, l’azzurra. La seconda semifinale è stata al cardiopalma. Tommaso Ciuti ha infatti potuto esultare per il 15-14 finale, solo dopo aver atteso la decisione dell’arbitro che ha consultato a lungo il video, dopo che aveva annullato, decretandole simultanee, ben tre “botte” tra l’azzurro ed il giapponese Saito. I due italiani, che adesso si affronteranno per il titolo mondiale di categoria, sono giunti in semifinale dopo aver sconfitto ai quarti, rispettivamente l’ungherese Dosa col punteggio di 15-7, e, nel derby azzurro del turno degli 8, Alberto Dei Rossi per 15-5.

Il percorso di gara di Francesco Ingargiola lo ha visto dapprima aver ragione del russo Matveev per 15-5 e, dopo, del tedesco Veitenheimer per 15-8. Ciuti ha invece prima sconfitto il turco Guler per 15-4 e poi l’ucraino Asadulaiev col punteggio di 15-8. Successo thrilling per Dei Rossi che, dopo aver superato per 15-4 il brasiliano Marques, ha sconfitto 14-13 al minuto di priorità ed al termine di una strepitosa rimonta, il lettone Blumentals.

Nella gara di sciabola femminile Cadetti l’avventura azzurra si ferma ai quarti di finale dove Flaminia Prearo esce sconfitta, col punteggio di 15-14, dal match contro la greca Goudoura. Per l’azzurra rimane il grande rammarico di non essere riuscita a completare la rimonta che l’aveva vista, oltre che riprendere il punteggio, anche essere avanti 14-13. In precedenza, Flaminia Prearo aveva sconfitto la coreana Yang per 15-11 nel tabellone delle 16 e, nel turno precedente, la tedesca Krueger per 15-7. Si è fermata invece nel turno delle 16 Eloisa Passaro sconfitta dalla tedesca Kindler per 15-13 dopo che nel primo match di giornata, aveva vinto per 15-4 contro la georgiana Norzadze. Si era fermata invece Bianca Pivanti, sconfitta 15-14 dall’ucraina Zalevska.

Se allo Zatika Arena si è concluso il programma Cadetti, all’Intersport Center è iniziata invece la rassegna riservata agli under 20, con la fase di qualificazione delle prove di fioretto femminile Giovani e di sciabola maschile Giovani. Tutti e sei gli azzurri protagonisti sulle pedane, hanno conquistato l’accesso al tabellone principale che riprenderà domani dal turno dei 32. Le speranze azzurre saranno affidate alle sciabole di Luca Curatoli, Leonardo Affede e Francesco D’Armiento ed ai fioretti di Camilla Mancini, Francesca Palumbo e Martina Sinigalia.

Fonte: Federscherma

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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