Gli azzurri sono qualificati aritmeticamente ai quarti di finale di Parigi 2024, dopo il 3-1 rifilato al Brasile e il 3-0 rifilato all’Egitto
L’Italia maschile del volley, che da decenni insegue il sogno dell’oro olimpico (la Generazione di Fenomeni fu eliminata ai quarti a Barcellona 1992 dall’Olanda e sempre con l’Olanda perse la finale di Atlanta 1996), ha iniziato benissimo questi Giochi Olimpici di Parigi. Adesso è qualificata aritmeticamente ai quarti di finale dopo il 3-1 rifilato al Brasile e il 3-0 rifilato all’Egitto. In attesa della gara contro la Polonia (in programma il 3 agosto alle ore 17), battuta sì nella finale Mondiale del 2022, ma che si prese la rivincita sugli azzurri nel 2023 nell’ultimo atto degli Europei. “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare”, ha detto l’opposto Yuri Romanò ai giornalisti.
E ancora: “La partita contro l’Egitto l’abbiamo gestita bene dal primo all’ultimo punto. Se la visita di Mengoni ci ha fatto piacere? Sappiamo che lui è un grande appassionato del volley. Ci segue durante l’anno nei vari club e molti di noi lo conoscono bene. Lui è un tifoso abbastanza abituale”. La gara con la Polonia non sarà facile: “Sì, contro di loro il livello è molto alto. Li conosciamo bene, la prepareremo molto bene, vedremo. Sarà importante fare una bella prestazione per prepararsi bene alla gara dei quarti. Pensiamo a una partita alla volta. Questo è un percorso di crescita durante la competizione. Per tanti di noi è la prima Olimpiade. Pensiamo step by step. Se facciamo bene le nostre cose, le soddisfazioni arriveranno. E poi contro di loro escono sempre dei bei match”, ha continuato Romanò.
Come detto, l’avventura azzurra è iniziata con il botto, con il 3-1 rifilato al Brasile: “Sicuramente quella vittoria è stata di buon auspicio. Per il girone sapevamo fosse importante. Anche perché perdere quella gara, ci avrebbe messo in una situazione difficile. Invece, averla vinta, e anche bene, ci ha dato un po’ di morale. Io personalmente sto vivendo bene questa Olimpiade. Sono riuscito a divertirmi come mi diverto quando sto bene in campo. Con l’Egitto nel palazzetto c’erano 15mila persone? Sinceramente non me lo aspettavo. Ma con tutti gli sport qui i palazzetti sono pieni ed è divertente giocare così”, ha concluso Romanò.
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