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Mondiali Arco Indoor: Tatiana Andreoli in finale per l’Oro tra gli junior

TIRO CON L’ARCO (Nimes). Si è conclusa ieri l’avventura azzurra nell’Arco olimpico ai Campionati Mondiali indoor di Nimes. In campo maschile Massimiliano Mandia si è fermato ai  quarti di finale. L’azzurro ha perso 6-4 al termine di una lotta lunga e di altissimo livello contro Viktor Ruban. In precedenza il campione italiano in carica aveva battuto 6-5 (10-9) il russo Alexander Kozhin e poi era riuscito a ripetersi con il 6-4 sullo sloveno Jaka Komocar. Finista ai sedicesimi di finale la corsa di Marco Morello. La sfida contro l’ucraino Markiyan Ivashko ha visto il giovane azzurro sconfitto 7-3. Primo turno fatale anche per Pia Lionetti, unica italiana rimasta in gara dopo le qualificazioni. L’azzurra protagonista anche a Londra 2012 è stata eliminata dalla moldava Alexandra Mirca, vincente 6-4.

Una buona notizia arriva dalla categoria junior dove Tatiana Andreoli si è qualificata per la finale per la medaglia d’Oro che disputerà domenica contro la russa Ariuna Zhargalova. Il 6-0 contro Ivana Laharnar (Slo) è stato il primo ostacolo superato del suo percorso che l’ha vista battere agli ottavi la compagna di squadra Sara Ret (brava a battere al primo turno 6-4 la tedesca Michelle Kroppen) 6-4. A piegarsi sotto i colpi dell’azzurrina ai quarti è stata Zhibzema Dambaeva (RUS) 7-3, mentre la semifinale l’ha vista vincente 6-0 sulla padrona di casa Laura Ruggieri. Si giocherà la finale per in Bronzo, in campo maschile, David Pasqualucci che in semifinale è stato sconfitto dal tedesco Carlo Schmitz con il punteggio di 6-3.

Domani, sabato, si svolgeranno le finali a squadre dove l’Italia è in corsa per il titolo iridato nell’Arco olimpico juniores: le azzurrine Tatiana Andreoli, Sara Ret e Loredana Spera sfideranno l’Ucraina per l’Oro

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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