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Mondiali AIBA: ok Fiori, Valentino e Mangiacapre

Vincenzo Mangiacapre e Domenico Valentino (Foto:FPI.it)

PUGILATO (Almaty). Tre i pugili azzurri sul ring del Baluan Sholak Palace of Culture di Almaty nella settima giornata dei Campionati Mondiali AIBA di Pugilato. Ha esordito, nei 60 kg, Domenico Valentino che ha battuto nettamente con verdetto unanime l’albanese Zeqiri conquistando l’accesso agli ottavi nei quali ha affronterà il messicano Delgado. Dopo di lui ha combattuto Vincenzo Mangiacapre che nei sedicesimi dei 69 Kg ha sconfitto (2-1) l’ucraino Lazarev. Martedì 22 sfida per l’accesso ai quarti con l’azero Baghirov. In serata, infine, Simone Fiori ha agevolmente superato i sedicesimi dei 81 Kg facendo suo il match contro il keniota Ochola (3-0). Martedì negli ottavi se la dovrà vedere con il russo Ivanov.

Raffaele Bergamasco ha così parlato dei match degli azzurri: “Domenico ha dominato l’incontro dall’inizio alla fine. Troppa la differenza tecnica tra lui e il pur volenteroso avversario. Valentino ha però dimostrato di essere in ottima forma. Vncenzo, invece, è partito con il freno a mano tirato nel primo round, che alla fine si è aggiudicato l’ucraino. Nel secondo e terzo, però, è uscito alla grande, meritando la vittoria. Simone Fiori ha vinto abbastanza agevolmente contro il Keniota. Nei primi due round è andato molto bene, nel terzo avrebbe potuto fare meglio. E’ stata comunque una grandissima giornata grazie alle vittorie dei nostri tre ragazzi.”

Lunedì 21 tornerà sul ring Clemente “Tatanka” Russo, che negli ottavi 91Kg si confronterà con il danese Andreasen. Stessa cosa farà Manuel Fabrizio Cappai, opposto negli ottavi 49 Kg al NordCoreano Chung.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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