Nella giornata di ieri è arrivato dal Consiglio Federale l’ufficialità della rinuncia italiana. La ragione principale è legata alla componente economica della corsa che si è trasformata in una vera e propria asta con “biglietto d’ingresso” posto dalla FIBA ad un milione di franchi svizzeri, poco più di 800.000 euro. “Abbiamo deciso di rinunciare anche se con grande dispiacere a questa richiesta. In questo momento fare un’offerta di un milione di franchi svizzeri non è eticamente percorribile”, ha dichiarato il presidente della Federazione, Petrucci. Sulla stessa linea sono le dichiarazione del ct della Nazionale, Simone Pianigiani: “Ci ritiriamo perchè è diventata un’asta dal punto di vista economico con nazioni che giocano al rilancio. Si va oltre il discorso sportivo, i criteri non sono solo di ranking. Ripartiremo dunque dalle qualificazioni per gli Europei del 2015, saranno toste, non sarà facile e dovremo stratificarci a questo livello per essere più costantemente lì dopo essere tornati fra le prime 8 d’Europa. Dobbiamo fare in modo che il risultato agli ultimi Europei non sia un blitz ma un ritorno stabile fra le prime”. Ha ragioni Pianigiani, deve valere il discorso sportivo e sul campo l’Italia ha mancato la qualificazione.
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