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Mondiali Canottaggio:   tre barche già in finale

Goretti-Luini (Foto: Canottaggio.org/Mimmo Perna)

CANOTTAGGIO (Chungju). Alle 10 locali, le 3 in Italia, ha preso il via a Chungju la seconda giornata di gare eliminatorie dei Campionati Mondiali assoluti, pesi leggeri e para-rowing. Nove gli armi azzurri in gara e tre di essi hanno già risolto la pratica qualificazione per la finale. Elia Luini e Martino Goretti nel Due Senza pesi leggeri lo hanno fatto con una convincente vittoria in batteria in una lotta punta a punta contro i britannici Scrimgeour e Aldred che si è risolta a favore degli azzurri per 20 centesimi. Si impone nella sua batteria anche il Quattro di Coppia sempre pesi leggeri di Paolo Ghidini, Matteo Mulas, Andrea Cereda e Francesco Rigon che detta il ritmo dal primo all’ultimo colpo. Sempre nei pesi leggeri e sempre nel quadruplo arriva la finale per Greta Masserano, Enrica Marasca, Giulia Pollini e Eleonora Trivella che chiude la sua batteria in seconda posizione.

Non vi è qualificazione diretta in finale prevista dalla formula ma il passaggio per le semifinali nonostante la vittoria in batteria per il Quattro Senza pesi leggeri di Jiri Vlcek, Armando Dell’Aquila, Livio La Padula e Giorgio Tuccinardi che resistono nel finale al ritorno di Olanda e Spagna. Secondo posto e biglietto per la semifinale per Francesco Fossi e Romano Battisti nel Doppio Maschile mentre Cecilia Bellati e Alessandra Patelli con il terzo posto passano il turno sulla stessa barca al femminile.

Dovranno passare, invece, attraverso la forche caudine dei Recuperi i due otto: l’armo maschile chiude la batteria al quarto posto mentre quello femminile è quinto.

La squadra di para-rowing è stata scossa dalla mancata classificazione nella visita di controllo per Valentina Grassi, ipovedente, che doveva partecipare nel doppio LTA Misto con Daniele Stefanoni. Nella prova di apertura del programma della giornata Fabrizio Caselli nel Singolo AS maschile ha chiuso al quarto posto nella batteria che promuoveva solo la prima barca e, pertanto, passerà attraverso i recuperi.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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