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Mondiali Tiro Arco: Mandia e Nespoli avanti

Claudia Mandia (Foto: World Archery)

TIRO CON L’ARCO (Antalya). Una qualificazione difficile poi l’esplosione del suo talento quando le frecce contano di più. Claudia Mandia vola fino ai sedicesimi di finale dei Mondiali di Tiro con l’Arco in svolgimento in Turchia. L’azzurra batte l’ucraina Victoriya Koval 6-2 e si ripete pochi minuti più tardi contro l’atleta bielorussa Hanna Marusava. La sfida che le vale i sedicesimi di finale è una continua altalena di emozioni. Mandia parte male poi accelera e si porta sul 5-5 che rimanda tutto allo shoot off. Un’unica freccia che premia l’azzurra 10-8 e le permetterà questa mattina di affrontare la cinese di Taipeh,  Ya-Ting Tan per accedere nel lotto delle migliori sedici atlete del mondo. Esce di scena al primo turno Natalia Valeeva che si arrende con il punteggio di 6-4 alla venezuelana Mayra Mendez. Fuori anche Guendalina Sartori che al primo turno batte 6-4 la nordcoreana Song Hui Choe ma subito dopo deve chinare il capo davanti alla super prova della danese Carina Christiansen che la esclude dai giochi con un perentorio 6-0.

Ieri in mattinata erano scesi sulla linea di tiro anche gli uomini ma né Michele Frangili né Amedeo Tonelli sono riusciti a raggiungere Mauro Nespoli ai sedicesimi di finale. Il campione olimpico in carica si è fermato alla prima battaglia contro il cinese Jianping Zhang. La sfida è stata di altissimo livello e Frangili ha gettato la spugna con onore solamente allo shoot off senza però riuscire a piazzare la sua freccia più vicino al centro rispetto a quella dell’avversario. Il punteggio finale è di 6-5. Percorso più lungo per Amedeo Tonelli. L’azzurro vince 6-5 piazzando la zampata allo shoot off (10-7) contro lo spagnolo Antonio Fernandez al primo scontro diretto. Al secondo turno però il canadese Crispin Duenas blocca la sua avanzata con il punteggio finale di 6-2. Oggi Mauro Nespoli affronterà l’ucraino Markiyan Ivashko per accedere agli ottavi di finale.

 

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Fonte: FITARCO

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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