Il dottor Ángel Ruiz Cotorro , uno dei medici che ha eseguito un’artroscopia su Rafa Nadal ha assicurato che l’operazione è stata un successo
Il dottor Ángel Ruiz Cotorro , uno dei medici che venerdì ha eseguito un’artroscopia su Rafa Nadal a Barcellona per curare la lesione al tendine ileopsoas sinistro, si è recato a Parigi per seguire il Roland Garros e ha assicurato che l’operazione è stata un successo: “L’intervento sul paziente è andato molto bene. In chirurgia, quando riesce quello che si vuole fare, è sempre un successo”.
Cotorro ha chiarito che l’intervento “era programmato” e ha spiegato perché il disagio di Rafa è diventato così complicato da gestire sino a rendere necessario l’intervento chirurgico: “Sapevamo di avere un problema di base, poiché avere un muscolo infortunato rispetto a un tendine non è la stessa cosa. Quando in allenamento gli chiedevamo un carico normale, la situazione restava sotto controllo ma quando si produceva uno sforzo maggiore, il fisico non rispondeva”.
La decisione a quel punto è stata inevitabile dopo che erano state prese in considerazione provate e infine scartate tutte le opzioni legate a un trattamento di terapia conservativa. “In medicina, quando la situazione non funziona, è necessario prendere delle decisioni. Ci siamo incontrati, consultati e abbiamo deciso di optare per un intervento chirurgico con un grande specialista, il dottor Philippon, che è un po’ il padre dell’artroscopia d’anca nel mondo nonché un mio carissimo amico”.
Resta da capire quando Nadal tornerà in campo. E se sarà quello di prima. Sulle possibilità che si riprenda entro il periodo previsto, cinque mesi, e possa tornare a gareggiare, Cotorro è ottimista: “Siamo molto contenti e credo che se rispetteremo tutte le scadenze riusciremo a recuperare appieno. In queste operazioni c’è un’alta percentuale di possibilità di successo”. Nadal ci ha messo del suo, ha già iniziato il percorso di riabilitazione: serviranno circa 10 giorni per un periodo di riabilitazione abbastanza limitato e, da quel momento in poi, il tennista inizierà a nuotare e quindi andare in bicicletta.
Dopo inizierà a lavorare su esercizi che interessano il tendine e che logicamente saranno monitorati costantemente. Cotorro non esclude che Rafa possa tornare a giocare in Coppa Davis: “Nei prossimi cinque mesi potrebbe accadere un po’ di tutto. Si parla di fine novembre, ma poi occorre ascoltare anche l’atleta che ha e comunicherà le sue sensazioni. Ciò spingerà verso l’una o l’altra direzione. Rafa in questo momento non è al culmine della felicità perché, logicamente, deve assimilare tutta questa situazione, ma ha già accettato in fretta il tutto, sa che deve lavorare per tornare come prima”.
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