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Padel, la storia dello sport che ha conosciuto il boom con il Covid

Fino al 2020 pochi ne conoscevano l’esistenza, eppure al momento si sta diffondendo con grande rapidità a dimostrazione che può essere praticato da tutti, senza distinzione di età e di sesso. Stiamo parlando nientemeno che del fenomeno Padel.

Una disciplina sportiva relativamente giovane, ma come è nata realmente?

Questo è uno sport molto simile al tradizionale tennis e con regole che si assomigliano. Si attribuisce la nascita del Padel al messicano Enrique Corcuera, appassionato di tennis e altri giochi con la racchetta. Possiamo dire che questa disciplina nasce quasi in maniera casuale perché Corcuera voleva creare uno spazio nella sua abitazione per giocare a fronton, una disciplina in cui la palla deve rimbalzare contro il muro. Quindi, nel 1969, impossibilitato ad avere grandi spazi ed essendoci dei muri proprio a ridosso dell’area per tracciare il campo, pensò di utilizzare  le murature già esistenti come una parte integrante del campo di gioco stesso. Aggiunse la rete e nacque così il nuovo gioco, chiamato Padel e non Paddle. Ma come si diffuse quindi questa disciplina? Corcuera decise di invitare un amico spagnolo per fargli vedere questo nuovo gioco e Alfonso Hohenloe, un nobile che viaggiava spesso in Messico, al suo rientro a Marbella fece costruire un campo uguale a quello del suo amico Enrique. Proprio nel suo club sportivo, in Spagna, il Marbella Club si diffuse abbastanza questa nuova pratica: alcuni atleti argentini si entusiasmavano a tal punto che appena tornati in patria hanno iniziato a far conoscere la disciplina anche ad altre persone.Si diffuse nel sud America grazie a Julio Menditeguy, ed è proprio in Argentina che questo sport conosce il suo splendore e dal 1982 inizia la sua “ascesa” anche in altre nazioni. 

Il successo nel resto del mondo è però, in gran parte, merito della Spagna che ancora oggi rappresenta uno dei Paesi in cui si pratica di più questo sport. Per quanto riguarda l’Italia, si diffonde solamente a partire dal 1991 quando nacque la prima Federazione Gioco Padel. In realtà nella nostra nazione questa disciplina ha scoperto il “boom” durante il periodo del Covid, quando sono nati diversi campi che hanno permesso a questo sport di diffondersi rapidamente. 

Ma come si gioca a Padel?

Prima di tutto il campo è chiuso da pareti, muri o delle volte anche reti (solide) che sono adatte a far rimbalzare la palla. Si gioca in coppie, cioè due atleti per squadra. 

I giocatori devono respingere la palla colpendola al volo oppure dopo il primo rimbalzo, allo stesso tempo possono colpire la parete della propria metà campo con la palla in modo tale che passi sopra la rete e finisca nel campo avversario. Inoltre il sistema di punteggio è uguale a quello utilizzato nel Tennis: la coppia che per prima si aggiudica 6 game, con almeno due di vantaggio, si aggiudica la partita stessa. Infine, gli incontri si disputano al meglio delle tre gare.

Una caratteristica che contraddistingue il Padel rispetto al più praticato tennis è il fatto che l’atleta può colpire la palla e farla rimbalzare sulla metà campo avversaria, facendola uscire dalla recinzione del campo da gioco. I giocatori, quindi, possono uscire dal campo passando per le apposite uscite laterali e colpire la palla: l’unica nota è il fatto che la palla non può rimbalzare per due volte consecutive.

Morgana Corti

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