Eroi moderni

Roma 2024 accoglie una nuova stella: Duplantis

Un’edizione dei Campionati Europei di Atletica Leggera sempre più stellare a Roma 2024. Dopo la conferma della presenza di Femke Bol, è di oggi la notizia della convocazione del fuoriclasse svedese Armand Duplantis, il dominatore incontrastato del salto con l’asta, uno dei simboli dell’atletica mondiale, personaggio in grado di attirare su di sé l’attenzione del pubblico di tutto il pianeta. “Mondo” è stato ufficialmente preselezionato dalla federazione di atletica svedese per partecipare alla rassegna continentale che si terrà dal 7 e il 12 giugno allo Stadio Olimpico e al Parco del Foro Italico: il primatista mondiale dell’asta, attuale detentore di tutte le corone principali (Olimpiadi, Mondiali, Europei) andrà in pedana per conquistare la sua terza medaglia d’oro europea consecutiva dopo i trionfi di Berlino 2018 e di Monaco di Baviera 2022.

Un ritorno in grandissimo stile dopo il 2020

Per il 24enne allenato da papà Greg e da mamma Helena sarà un ritorno in grande stile allo Stadio Olimpico di Roma, dove ha già illuminato la serata del Golden Gala Pietro Mennea nella stagione 2020, in una edizione che però è stata fortemente condizionata dalla pandemia. In quell’occasione Duplantis si arrampicò a quota 6,15, l’allora migliore prestazione mondiale di sempre all’aperto. Una impresa straordinaria, purtroppo rimasta nella storia anche perché compiuta di fronte alle tribune vuote a causa delle restrizioni legate al contenimento del Covid. Quattro anni dopo, tutto è alle spalle. Duplantis, se tutto andrà come pronostico e logica, potrà ricevere tutto l’applauso e il calore del pubblico dell’Olimpico che lo attende per il turno di qualificazione previsto nella mattina di lunedì 10 giugno e per la finale in programma nella serata conclusiva, quella di mercoledì 12 giugno.

A caccia di record e di titoli

Il fenomeno svedese va a caccia del tris, in quella che sarà, con ogni probabilità, nella sua ottica, una tappa di avvicinamento fondamentale per la difesa dell’oro olimpico conquistato a Tokyo e da difendere a Parigi. Legittima anche l’ambizione di arricchire una bacheca già stracarica di pezzi pregiati e di record. Basti pensare ai due ori mondiali di Eugene e Budapest all’aperto e ai successi iridati al coperto di Belgrado e, poco più di un mese fa, di Glasgow. Centimetro dopo centimetro, Duplantis sta spostando i confini del salto con l’asta: negli ultimi quattro anni ha già collezionato sette record mondiali, un passo per volta, dal 6,17 di Torun del 2020 al 6,23 di Eugene della passata stagione. Sognare un record del mondo anche ai Campionati Europei di Roma 2024 non è impossibile.

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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