Roma è casa sua. E i Campionati Europei nella Capitale possono diventare il trampolino di lancio per la carriera di Lorenzo Simonelli nuova speranza fra i velocisti azzurri nella corsa a ostacoli e nella 4×100. Classe 2002, nato a Dodoma (Tanzania) il 1, ma italianissimo “romano de Roma” fisico esplosivo 188 centimetri per 84kg è pronto ad affacciarsi fra i grandi nel “suo” Olimpico.
Il fantastico avvio di stagione di sabato scorso al Memorial Giovannini di Ancona, con il cronometro stoppato sui 6”590 nei 60 metri piani a un solo centesimo dalla migliore prestazione italiana Under 23 realizzata da Filippo Tortu nel 2019, è la conferma che il giovane azzurro può sognare in grande, già a partire dalla prima uscita nella sua specialità preferita, i 60 ostacoli, a Lodz, in Polonia. La prima tappa di una lunga serie di competizioni che lo porteranno ai Campionati Europei, in programma a Roma dal 7 al 12 giugno. “Il 2024 sarà un anno impegnativo, con molte competizioni. Quella a cui noi italiani teniamo sicuramente di più è Roma 2024, gli Europei in casa”. In particolare a casa sua, essendo romano.
Simonelli, come tutti i romani, ha un rapporto particolare con lo Stadio Olimpico. Sin da piccolo, per sua stessa ammissione, frequentava con regolarità l’impianto del Foto Italico per l’appuntamento con il Golden Gala, occasione per ammirare dal vivo gli atleti più forti. E così è cresciuto sognando di potersi esprimere al livello di quei grandi campioni. In particolare, Usain Bolt. Una passione che lo ha spinto anche a pochi passi dallo straordinario atleta giamaicano. Durante alcuni Golden Gala Simonelli è stato volontario in servizio all’Olimpico. Scegliendosi un compito non casuale: spostare gli ostacoli in pista a seconda delle diverse discipline. In modo da strappare qualche autografo agli atleti e rubarne i segreti con gli occhi. Alcuni di essi, adesso, sono i suoi rivali nelle gare agli Europei di Roma. E questa volta entrerà nell’Olimpico dalla porta riservata agli atleti che ambiscono alla medaglia.
Simonelli, nell’attesa del prossimo giugno, quando fra l’altro compirà 22 anni (proprio il primo giorno del mese) è al lavoro per migliorare costantemente. L’anno scorso ha vinto l’argento agli Europei under 23, ma anche ampi margini di miglioramento. Per crescere, insieme allo staff, si sta concentrando sulla tecnica. Il cronoprogramma non ha un obiettivo preciso, se non quello di presentarsi all’appuntamento nelle migliori condizioni possibile. E giocarsi il tutto com la serenità dei nervi distesi: “Affronto questa disciplina come si affronta la vita. Quindi, un ostacolo alla volta, un passo alla volta, e si può superare tutto”
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