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Salto: Thomas Diethart, stella o meteora?

Thomas Diethart

SALTO CON GLI SCI (Bischofshofen). Ha vissuto una settimana da incorniciare, Thomas Diethart, nato il 25 febbraio 1992 a Tulln – Bassa Austria dalle parti dei colli boemi: ha vinto la Tourneè dei Quattro Trampolini mettendo insieme due vittorie di prestigio a Garmisch e a Bischofshofen. Ma Thomas ha fatto di più: dopo aver preso confidenza con la Tourneè a Obertsdorf nei salti di allenamento, in gara ha piazzato il secondo miglior salto nella prima manche ed amministrato la seconda chiudendo al terzo posto. A Garmisch è stato assolutamente dominante, 5 salti e sempre il migliore. A Innsbruck ha stampato il secondo miglior salto delle qualificazione e del Trial Round e in gara, dove il vento è stato parte in causa nel risultato finale, è stato quinto. A Bischofshofen, dove avrebbero potuto tremargli le gambe, è stato due volte terzo nei salti d’allenamento, secondo in qualificazione, terzo nel Trial Round e in gara ha messo dentro il miglior salto nel primo turno e il secondo nel finale. Giù il cappello.

La domanda che rimane è se si sia trattato di una settimana eccezionale da meteora di alto bordo o il primo eccezionale squillo di tromba di un futuro campione. La domanda nasce dal fatto che fino a dicembre Diethart era un signor nessuno. Nel 2011/2012 ha gravitato in Alpen Cup con piazzamenti decisamente anonimi facendo l’eccezione per un ottavo posto su un trampolino piccolo come Ramsau; la scorsa stagione si è dedicato alla Continental Cup chiudendo solo al ventiduesimo posto in classifica generale al punto che in avvio di stagione non era nella squadra Elitè nè nella squadra A austriaca. Vale a dire almeno 10 saltatori davanti a lui. Non che l’inizio di questa stagione facesse presagire nulla di eccezionale con un sesto posto in Continental Cup nella norvegese Rena nel fine settimana di Santa Lucia. L’aperitivo dell’esplosione arriva con modalità del tutto casuali; l’infortunio di Thomas Morgenstern e l’opportunità austriaca di aumentare il contingente per la seconda parte della stagione con risultati immediati in Continental Cup che portano i tecnici a dirottare Michael Hayboeck. Arriva così la partecipazione alla prima prova di Coppa del Mondo della carriera (in realtà un giovanissimo Thomas fece le qualificazioni delle due prove austriache dei Quattro Trampolini nel gennaio 2011) ad Engelberg con la facile qualificazione con il quarto salto e la sesta posizione nella classifica finale. Un esordio niente male ma doveva ancora arrivare Babbo Natale con la bacchetta magica.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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