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Sinner, Marco Panichi aumenta l’attesa dei fan: “Jannik a Roma sarà trasformato”

Marco Panichi, preparatore atletico di Jannik Sinner, ha annunciato che il campione rientrerà a Roma trasformato dopo lo stop forzato

Sinner e Panichi | Instagram @janniksin – Olympialab

 

Marco Panichi è una figura centrale nella carriera di Jannik Sinner. Da settembre dello scorso anno, Panichi ricopre il ruolo di preparatore atletico dell’altoatesino, collaborando con il fisioterapista argentino Ulises Badio e i coach Vagnozzi e Cahill. L’obiettivo principale è prevenire infortuni e garantire che il campione possa esprimere il suo potenziale al massimo. In un’intervista, Panichi ha rivelato i dettagli su come Sinner stia affrontando il suo periodo di stop forzato e le strategie implementate per sfruttare al meglio questa pausa.

L’approccio di Panichi alla preparazione atletica

Panichi, romano e grande appassionato di sport, porta con sé un bagaglio di esperienze che affondano le radici nell’atletica leggera, dove ha competito come saltatore in lungo. Questa esperienza ha plasmato la sua mentalità e il suo approccio nel preparare atleti di alto livello. “L’atletica è l’officina degli atleti“, ha affermato Panichi. “Insegna a correre, saltare e lanciare, ma soprattutto a focalizzarsi sui dettagli. Anche un piccolo miglioramento, come lo 0,2% di prestazione in più, può fare la differenza nel mondo dello sport“. Questa attenzione ai minimi particolari è fondamentale anche nel tennis, dove ogni aspetto del movimento deve essere perfetto per massimizzare l’efficacia del gesto tecnico.

L’esperienza con Djokovic e l’importanza della preparazione

Un aspetto interessante della carriera di Panichi è la sua precedente esperienza con Novak Djokovic, un atleta considerato tra i più grandi di tutti i tempi. “Lavorare con Djokovic è stata come frequentare un corso accelerato di tennis. Ho imparato a gestire atleti complessi e a capire le loro esigenze specifiche“, ha spiegato Panichi. Questo background ha sicuramente influenzato la decisione di Sinner di rivolgersi a lui per la preparazione fisica.

Durante i tre mesi di pausa forzata, il team ha adottato un approccio positivo, trasformando questa situazione in un’opportunità. Panichi ha descritto come il gruppo di lavoro abbia deciso di sfruttare al massimo questo tempo per concentrarsi su un programma di allenamento più strutturato, passando da micro-cicli a macro-cicli di lavoro. Ciò ha permesso di approfondire vari aspetti della preparazione atletica di Sinner, raccogliendo dati preziosi e applicando moduli di allenamento che lo prepareranno per un salto di qualità significativo al ritorno in campo.

L’importanza del benessere mentale

Un elemento particolarmente interessante che Panichi ha sottolineato è l’abbandono delle cavigliere da parte di Sinner. Questi dispositivi, spesso utilizzati dagli atleti per prevenire infortuni, possono diventare una sorta di “coperte di Linus”, limitando la mobilità e causando sovraccarichi in altre parti del corpo. “Eliminare le cavigliere è stato un passo importante per Jannik. Questo processo ha avuto risvolti psicologici significativi. Sinner ha sentito di essere pronto e, da gennaio, non ne ha più sentito la mancanza“, ha affermato Panichi.

Il preparatore atletico ha anche evidenziato l’importanza di mantenere un equilibrio tra allenamento fisico e mentale. Per evitare che Sinner si sentisse alienato durante questo periodo di inattività, il team ha introdotto varie attività, come il golf e visite a musei, per stimolare la mente e mantenere alta la motivazione. “Ampliando la sua sfera mentale, Jannik si presenta agli allenamenti con una freschezza rinnovata. La varietà nel protocollo di lavoro è fondamentale per evitare la monotonia“, ha spiegato Panichi.

Le sfide psicologiche sono una componente cruciale nel tennis, e Panichi ha notato come Sinner possieda un talento straordinario nella gestione delle emozioni. “Jannik ha una calma operativa rara nei momenti cruciali. Sa usare le sue emozioni come fonte di energia, rimanendo sempre concentrato e pronto a reagire”, ha affermato. Questa abilità di surfare sulle emozioni è una qualità che non si insegna, ma è innata, e rappresenta un asset prezioso nel panorama competitivo del tennis.

Mentre il team si prepara per il ritorno di Sinner, Panichi è fiducioso che i progressi fatti durante questo periodo di riposo si tradurranno in performance straordinarie. “A Roma tornerà trasformato, con una motivazione e una freschezza che non vedevamo da tempo, ha concluso. Con un mix di preparazione fisica meticolosa e attenzione al benessere mentale, il giovane tennista è pronto a riconquistare il campo e a continuare la sua ascesa nel mondo del tennis.

Alessandro Fabiani

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