L’Italia ha finalmente interrotto il suo lungo digiuno dello snowboard. I Mondiali della disciplina, in corso sulle nevi georgiane di Bakuriani, hanno infatti portato alla medaglia d’oro di Nadya Ochner e Aaron March nello slalom parallelo a squadre. Un successo iridato che mancava da otto anni e che arriva con l’equipaggio Italia 2.
Un succcesso inatteso, quello dell’Italia, che sicuramente si aspettava di più dalle gare individuali. Nessun azzurro è salito però sul podio in quelle discipline ed è toccato a March/Ochner interrompere il digiuno nei Mondiali di snowboard. La giornata è stata a forti tinte azzurre, con il percorso netto dei due nuovi campioni dal mondo e il trionfo in semifinale contro l’equipaggio Italia 1, composto da Maurizio Bormolini e Lucia Dalmasso, quarti dopo la sconfitta nella finalina contro la Svizzera. Ochner e March sono così approdati alla finalissima, dove si sono trovati di fronte ai favoritissimi della vigilia, gli austriaci Promegger e Schoeffmann. L’impresa è stata firmata dal 36enne dell’Esercito: Aaron March ha rifilato la bellezza di 74/100 a Promegger, mettendo tutto in discesa per la compagna. A quel punto, Nadya Ochner si è potuta gestire e ha chiuso a 29/100 dalla rivale, blindando un oro inatteso. Un successo che mancava all’Italia dal 2015, da quando Roland Fischnaller vinse il parallelo maschile nei Mondiali di Lachtal (Austria).
Un oro che nobilita la carriera di Aaron March e Nadya Ochner, due snowboarder dalla grande esperienza e dalle ottime doti, a cui mancava solo l’acuto mondiale. Il 36enne di Bressanone aggiunge il titolo iridato a un palmares di tutto rispetto, con tre vittorie in CdM, una Coppa del Mondo di parallelo (2021) e due Coppe del Mondo di slalom parallelo (2017 e 2021), la sua disciplina preferita. Sono ben 16 i podi per March nel circuito internazionale, mentre la vittoria odierna restituisce a Nadya Ochner ciò che le era stato tolto dalla sfortuna: la meranese, che compirà 30 anni il 14 marzo, aveva infatti saltato gran parte della stagione per un infortunio. Anche il palmares dell’altoatesina è di tutto rispetto: due vittorie in Coppa del Mondo e sette podi, due dei quali ottenuti proprio nel parallelo a squadre. Un oro che fa sorridere l’Italia delle nevi e nobilita, dunque i sacrifici e la carriera di due grandi lavoratori e grandi atleti.
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