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Storie del Museo dello Sport: Rosanna e Francesco

STORIE. Al fianco del Museo dello Sport di Torino, Olympialab ospita periodicamente un contributo di Onorato Arisi, suo fondatore, che regala ogni volta ai nostri lettori una fantastica storia legata ad un cimelio esposto allo Stadio Olimpico di Torino.

Rosanna e Francesco

Qualche giorno fa ricevo una telefonata. Dall’altra parte c’è Francesco , un sussulto. Sai non si sa mai in questo periodo.., spesso si è sentito che Papa Francesco telefona a persone per sostenerle nelle difficoltà!! Magari anche Lui avrà sentito delle difficoltà del nostro Museo dello Sport? Rinsavisco subito perchè dall’altra parte del telefono c’è una voce giovanile …e poi non sono ancora arrivato fino al Papa per chiedere un aiuto divino, mi basterebbe molto meno a dire la verità! Finalmente ci presentiamo ed entriamo nella loro storia. Francesco Balbo e Rosanna Bertoglio (…però si avvicina a Bergoglio!!) sono due persone “apparentemente” normali ma hanno combinato una cosa unica e non ripetibile nella vita. Partendo da Brescia e percorrendo a piedi tutta l’Italia, sono arrivati fino a Gerusalemme. Una passeggiata , una camminata durata un anno, tra andata e ritorno. Era l’anno 2003 e i nostri Francesco e Rosanna lasciano, un tantino interdette, le famiglie, tranne il papà di lei loro primo sostenitore. Lasciano il lavoro, si costruiscono un carrettino per custodire abiti e scarpe e per non farsi mancare nulla partono senza un soldo sperando nell’accoglienza della gente durante il loro passaggio nei vari villaggi lungo la strada per Gerusalemme.

Un carretto arancione, un ramo di ulivo fresco ogni giorno, un sorriso luminoso e tanta voglia di riscoprire valori personali e di fede in se stessi e negli altri; migliaia di volti incontrati, centinaia di persone disponibili a condividere un piatto del loro pasto, un bicchiere delle loro bevande, qualche parola ma soprattutto tanti sguardi che, a volte, parlano meglio. Strade polverose, asfalti pericolosi, rocce, sentieri, confini, Polizie, ciacigli, albe e tramonti, mare, fame e sete, bambini, vecchi, costumi, usanze, pericoli, bene e male, chiese e moschee. Sullo sfondo una bella e sana fede, un cuore libero da pregiudizi, un bacio alla terra che li aiuta ad arrivare alla meta. Italia, Grecia, Turchia, Siria, Libano, Giordania, Israele ..ed ecco Gerusalemme. Rosanna e Francesco hanno trovato quello che cercavano, lo hanno raccontato in un libro che mi sono bevuto in poche ore.

Io ho trovato loro, li ho conosciuti e mi hanno meravigliato ancor di più dei loro racconti. Li ho prenotati per raccontare la loro Storia ai ragazzi delle scuole che verranno al Museo dello Sport nell’ambito del Progetto “la Scuola all’Olimpico”. Loro mi hanno promesso un grande regalo: il carretto arancione che li ha accompagnati nel viaggio, intatto, perfetto come il primo giorno. Chissà quante storie mi potrà raccontare anche lui, storie viste dalle sue tre ruote. Sono certo che dopo avermi conosciuto mi parlerà, in fondo mi chiamano “l’uomo che sussurrava ai carretti”. Un cimelio che sarà esposto al Museo , tra sport e cultura , tra sogno e realtà.

 

Onorato Arisi

 

Il Museo dello Sport è il primo e unico museo permanente in Italia e in Europa dedicato a tutte le discipline sportive. Tra i pochi al mondo a trovare casa in uno stadio e nato dalla collezione privata di Onorato Arisi, conta già più di 3.000 cimeli capaci di raccontare le imprese di 200 atleti, tra italiani e stranieri, e 20 discipline sportive. Si trova a Torino, all’interno dello Stadio Olimpico (ex-Stadio Comunale), ed è aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle 18.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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