SOCHI 2014. Otto concorrenti in 7 decimi di secondo all’arrivo, cinque a disputarsi la medaglia di Bronzo nello spazio di due decimi: il SuperG maschile merita l’analisi del suo andamento tempo intermedio per tempo intermedio per comprendere dove i protagonisti hanno costruito il loro risultato.
E’ gara di rimonta quella del norvegese Jansrud che conquista la medaglia d’Oro: quarto al primo intermedio, terzo al secondo, è il migliore ad interpretare l’ultima parte del tracciato effettuando il sorpasso decisivo a salendo, con margine, sul gradino più alto del podio. Lo statunitense Weibrecht, con il pettorale 29 ha il miglior intermedio per tre quarti di percorso con un paio di decimi di vantaggio su tutti; perde mezzo secondo esatto dal norvegese negli ultimi 18 secondi di gara e deve accontentarsi dell’Argento.
E’ interessante osservare la gara parallela tra Bode Miller e il canadese Hudec che al traguardo sono terzi pari merito: al primo intermedio il buon Bode ha 42 centesimi di vantaggio, si riducono a 27 al secondo intermedio, ridiventano 46 al terzo per svanire nel nulla nell’ultima parte di gara. Nei due settori tecnici lo statunitense ha stravinto la battaglia mentre il canadese ha pareggiato i conti nei tratti di pura velocità.
Peter Fill al primo intermedio dopo le curve secche sul muro di partenza è sul podio e precede anche Jansrud, perde posizioni su posizioni metro dopo metro: è quarto al secondo intermedio, quinto al terzo, ottavo al traguardo.
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