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Tiro a Volo: è Argento per Ennio Falco

TIRO A VOLO (Lima). Ennio Falco è vice Campione del Mondo. La gara di Skeet Maschile lo ha visto ancora una volta protagonista, ma non gli regala l’unico titolo che manca nel suo palmares. Una vera impresa quella messa in atto dal quarantacinquenne Oro olimpico di Atlanta 1996. Una gara formidabile, funestata solo da un 23/25 nella prima serie di ieri che lo ha costretto allo spareggio per l’ingresso alla semifinale a quota 122/125. Una volta approdato al round decisivo, Falco ha fatto in modo di arrivare allo scontro diretto per l’Oro, prima siglando un buon 15/16 e poi confermando la volontà di esserci nello spareggio decisivo per accedere al medal match più importante.

Per la quinta volta si trova su una piazza d’onore, stavolta per mano dello svedese Jesper Hansen, autore di un perfetto 16/16. Sebbene per chiunque un argento iridato varrebbe una carriera, a lui sta un po’ stretto. “Beh, non posso negare l’amaro in bocca, anche se sono sicuro di poter avere altre occasioni per prendermi quell’Oro – dichiara Falco al termine della gara – Da sportivo rendo onore a Hansen, che fino allo scorso anno è stato allenato da Pietro Genga. Quindi questa medaglia è anche un po’ italiana.

Italia protagonista anche della finale per il Bronzo con Giancarlo Tazza. Il poliziotto di Caserta, entrato in semifinale con 123/125, miglior punteggio della giornata, nel round decisivo è inciampato in troppi errori per mantenere la testa del gruppo e si è ritrovato a spareggiare con il tedesco Korte per entrare nello scontro per il Bronzo, in cui ha affrontato lo svedese Henrik Jansson. Alla fine, per 15 a 14, si è dovuto arrendere al collega del nord Europa e accontentarsi del quarto posto . Luigi Lodde ha chiuso al diciottesimo posto e con il suo 120 ha contribuito alla conquista della medaglia d’Oro a squadre che i tre azzurri si sono messi al collo con il totale di 365/375 davanti alla Repubblica Ceca, argento con 362, e alla Norvegia, terza con 362.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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