Calcio

Tonali, Vicario e i giovani in fuga: fa bene lasciare la A?

Tonali al Newcastle, Vicario al Tottenham: altri due giovani lasciano il calcio italiano per andare a caccia di gloria e trofei in Premier League. La fortuna l’hanno già trovata, visto che saranno entrambi lautamente stipendiati, esattamente come sono stati strapagati. Resta da capire se la scelta sia stata azzeccata. In tanti lasciano l’Italia in cerca di gloria ma a non tutti è andata benissimo. In questo senso esempi positivi e negativi non mancano.

Trampolino di lancio

Immagine | Epa

La Premier League più che un trampolino di lancio è un punto di arrivo, ma qualche anno fa non era esattamente così. Per informazioni, chiedere a un giovanissimo Gennaro Gattuso che lascia il Perugia per i Rangers Glasgow. Gioca un anno in Scozia, in un campionato che esalta le sue caratteristiche. Torna al Milan e il resto è storia, che ricorda per certi versi quella di Gnonto. Il ragazzo ha lasciato l’Inter nelle giovanili per iniziare a giocare subito altrove e la scelta ha pagato: dalla Svizzera è arrivato a Leeds dove, dopo un breve ambientamento, si sta ritagliando spazio a suon di gol e prestazioni. Ancora da decifrare l’esperienza di Casadei, che ha comunque alzato tantissimo l’asticella del suo calcio, rendendosi protagonista dei mondiali di categoria, arrivando a un passo dal titolo in Argentina: finale persa con l’Uruguay.

Così e così

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Giuseppe Pepito Rossi stupisce nelle giovanili del Parma e convince Alex Ferguson a puntare su di lui per il Manchester. Scelta azzeccata, ma il ragazzo è di classe… cristallina nel senso più pieno del termine. Gli infortuni lo limiteranno. Anche Fabio Borini ha iniziato a giocare in Inghilterra, nel Chelsea, come Casadei. Esperienza che lo lancia verso una buona carriera. Prima Roma, poi Liverpool e Sunderland, prima di vestire la maglia del Milan e poi iniziare la discesa: Verona e poi Turchia. Anche Scamacca è fra gli ultimi a fare la valigia. Esperienza positiva al West Ham ma non abbastanza da convincere gli hammers a trattenerlo a tutti i costi. In Italia però troverebbe porte spalancate

Esperienza da dimenticare

Esperienza da dimenticare quella di Pierluigi Gollini che ha deciso di andare al Tottenham per giocarsi, senza avere la meglio, un posto con Lloris. Finito prestissimo ai margini del progetto tecnico di Conte, è tornato in Italia a giocare poco anche con la Fiorentina. Non è andata meglio a Cutrone, che ha sofferto molto con la maglia del Wolverhampton. Tornando indietro nel tempo, ha del clamoroso il caso di Federico Macheda, partito come un predestinato: subito in gol con il Manchester United, sembra una favola, ma non ha un lieto fine, anzi. Il ragazzo si è un po’ perso prima di ritrovarsi in campionati minori. La storia dice: valutare con attenzione…

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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