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Ultima ora: il Museo   dello Sport non chiude

STORIE. Arrivano buone notizie da Torino dove il presidente Onorato Arisi aveva posto il 7 agosto, conclusione dei World Masters Games, come data per decidere il futuro del Museo dello Sport di Torino la cui vicenda abbiamo narrato negli scorsi mesi. “In accordo con i miei collaboratori abbiamo deciso di continuare con questa sfida, forti delle numerose dimostrazioni di stima ed interesse da parte dei visitatori, degli atleti e delle loro famiglie e soprattutto delle istituzioni locali che a vario titolo stanno dimostrando la volontà di operare insieme affinché questo Museo rimanga a Torino”, scrive in un comunicato ufficiale Arisi, “Voglio ringraziare personalmente tutti quelli che in questi mesi hanno creduto in noi ed in primis l’Assessore alla Cultura Braccialarghe che ha riconosciuta la valenza non solo sportiva di questo luogo. Rimane indubbia la collaborazione con l’Assessorato allo Sport, interlocutore naturale del  Museo”.

Anche le profferte di ospitalità da parte di altre importanti città italiane, ci hanno convinto della bontà di questa realtà museale. Ma Torino, futura Capitale Europea dello Sport, città Olimpica e sede degli ultimi World Master Games è per noi il luogo ideale per diffondere la cultura ed i valori dello sport, consci della volontà di questa città di continuare ad essere capitale morale del nostro paese e guida culturale della sua rinascita. Andiamo avanti quindi a testa alta, con la volontà di vincere la scommessa più importante della nostra vita, consapevoli delle difficoltà ma fiduciosi di aver puntato sul cavallo vincente.”

Da settembre partiranno i diversi progetti didattici destinati alle scuole di ogni ordine e grado, gli incontri con i campioni di ieri e di oggi, i progetti ad hoc per Torino Incontra la Francia e le diverse iniziative culturali promosse dalla Città e dalla Regione, la collaborazione con le Federazioni e  le realtà sportive piemontesi.

Olympialab che è sempre stata vicina alla lotta del Museo dello Sport non può che felicitarsi di questa decisione e continuerà a seguire e diffondere le sue iniziative.

 

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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