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Verso Barcellona: 1994,   il bis del Settebello

PALLANUOTO. E’ una invincibile portaerei quella che con il duro lavoro e la fede negli schemi, Ratko Rudic, che vince dalle Olimpiadi del 1984 con la Jugoslavia, presenta ai Campionati Mondiali di Roma, qualche mese dopo il secondo posto dell’Italia del calcio ai Mondiali di Pasadena e non a caso uno striscione nella piscina del Foro Italico indica la strada: “Sacchi impara da Rudic”. E non a caso, prese le redini di quello che fu il Settebello nel 1990, dopo il necessario apprendistato con il sesto posto a Perth, arrivano l’Oro olimpico a Barcellona, di fronte al Re di Spagna pronto a festeggiare, la Coppa del Mondo e i Campionati Europei del 1993 e, con la tipica pressione che noi italiani siamo creare, si arriva all’appuntamento mondiale in casa, dove alla Pallanuoto sono affidate le uniche speranze di medaglie importanti.

Gli azzurri nelle fasi preliminari giocano un po’ a nascondino, risparmiando le energie anche se non manca il finale con rissa dopo un 11-10 con l’Ungheria. Fatto è che all’atto finale il Settebello arriva dopo un percorso immacolato di sei vittorie e ritrova una Spagna che vuole restituire quanto subito due anni prima a Barcellona, vittoria in casa dell’avversario pronto a esplodere in scene di giubilo. Su Repubblica, Paolo Rossi scrive “è l’ Italia dell’ oro sicuro, nessun gruppo ha mai vinto altrettanto. Complimenti a Rudic. Ce l’ ha fatta ancora una volta: la sua squadra si è nascosta per tutto il torneo, dosando le forze per ogni partita, dal Kazakistan all’ Ungheria fino alla Croazia per arrivare “pulita mentalmente” e fresca alla finale con gli spagnoli. Partita impeccabile, quella dell’ Italia, ha vinto la gara anche sul piano delle statistiche, con una percentuale di errori minima. A mezzanotte i tifosi non hanno più voce. Ma anche Rudic, Attolico, Ferretti sul podio parlano con gli occhi, che brillano commossi. L’ inno di Mameli è la canzone più bella del mondo, al Foro Italico di Roma. Poveri spagnoli, non sono riusciti a vendicare Barcellona”. Finisce che la Spagna non vede la palla, la vittoria è nettissima, 10-5, il Corriere della Sera, rifacendosi al film di Nanni Moretti di cinque anni prima e ambientato in piscina, titola “Palombella azzurra in cima al mondo”. E Rudic può restituire ai suoi ragazzi i telefonini requisiti il primo giorno del ritiro.

 

 

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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