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Australian Open, la storia del torneo di Melbourne Park

Si avvicina sempre di più l’inizio della nuova stagione di Tennis e il primo torneo a dare il via al 2023 é quello che si disputa nella “Terra dei Canguri”. Siete pronti a scoprire qualche curiosità sugli Australian Open?

Melbourne Park oggi e la prima partita al Warehouseman’s Cricket Ground

Per gli amanti del tennis questi due luoghi significano solo una cosa: l’inizio di una nuova stagione e il primo grande Slam dell’anno. Quella del 2023 sarà l’edizione numero 118 del prestigioso Slam, ma in realtà fino al 1968 era considerato il meno importante, visto il dominio australiano dovuto anche alla difficoltà dei migliori tennisti al mondo di poter raggiungere questa grande isola. Questo torneo nasce ufficialmente nel 1905 e inizialmente era chiamato Australasian Championships mentre, a partire dal 1927, viene modificato in Australian Championship. Ritornando al 1905 le gare venivano disputate al Warehouseman’s Cricket Ground di Melbourne e il torneo si disputava nel mese di dicembre, per concludere l’anno. Inizialmente sia i tornei maschili che quelli femminili (che  esordiscono dal 1922) si dividevano tra l’Australia e la Nuova Zelanda ma, per motivi organizzativi, dal 1983 è la città di Melbourne ad ospitare il grande evento. Allo stesso tempo negli anni Settanta si scelse di spostare questo grande Slam a inizio gennaio trasformandolo, di conseguenza, nel primo appuntamento dell’anno.

Sono gli anni Ottanta il decennio della svolta per gli Australian Open, precisamente il 1988. Infatti, in occasione dell’edizione dell’Open venne costruito il Melbourne Park, la struttura che conosciamo noi oggi, con l’obiettivo di ospitare più appassionati e spettatori possibile. La costruzione del nuovo “stadio” portò anche al cambio di superficie utilizzata nel campo: si passò dall’erba al cemento, il Rebound ace. Dal 2008, invece, si gioca sul  plexicushion, una superficie che permette un gioco molto veloce.

Quali sono i risultati dell’Italia a questo grande Slam?

Questo Grande Slam da sempre non è uno dei preferiti per quanto riguarda i portacolori azzurri. Infatti, nella storia di questo torneo gli atleti italiani non sono mai arrivati in finale nella prova singolare: il risultati più importante nell’era Open riguarda la semifinale conquistata lo scorso anno dal romano Matteo Berrettini. Negli Australian Open i risultati migliori per gli italiani sono stati nel doppio, dove Fognini e Bolelli nel 2015 hanno conquistato una storica vittoria nella finale contro i francesi Mahut e Hugues Herber. Mentre tra le donne Sara Errani e Roberta Vinci portarono a casa il trofeo nel 2013. 

In campo femminile, invece, è il 2014 l’ultima volta in cui un’atleta italiana è arrivata ai quarti: si tratta nientemeno che della strepitosa Flavia Pennetta. In attesa di scoprire chi si porterà a casa il titolo, l’Italia spera di raggiungere risultati importanti con i suoi dieci atleti nel Main Draw. 

Morgana Corti

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