IL PUNTO (Torino). I Campionati Mondiali di Nuoto, Pallanuoto e Tuffi di Barcellona rappresentano la risposta della RAI a tutti coloro che hanno storto il naso alla notizia che l’emittente di stato si era assicurata il “ritorno a casa” dell’appuntamento sportivo per antonomasia, le Olimpiadi a partire da Rio 2016. Anno dopo anno, RAI Sport è cresciuta molto e Barcellona ha dimostrato come sia in grado di portare nelle nostre case a livelli ottimi lo spettacolo sportivo: non asetticamente standard ma personalizzato in modo equilibrato, cronache ed esperti competenti, una Elisabetta Caporale che è in grado di discutere in più lingue con i campioni e che paga solo, ma non è colpa sua, una certa propensione tutta italiana al vittimismo dei nostri rappresentanti.
Più di centocinquanta ore di diretta senza cadute di stile o di attenzione, hanno convinto anche chi in passato, come noi, non ha lesinato critiche alla emittente di stato: si possono discutere alcune scelte nell’allocazione del budget ma quando l’emittente di stato decide di impegnarsi con la macchina di Rai Sport la qualità si vede. Confidiamo nel fatto che il resto dell’estate azzurra che da domani si sposta a Budapest per i Campionati Mondiali di Scherma rafforzi queste convinzioni.
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