Eroi moderni

Bearman conquista il mondo Ferrari, ma fu bocciato alla patente per un errore al semaforo

Oliver Bearman ha stupito il mondo dei motori con il suo debutto, nello scorso weekend, per sostituire Carlos Sainz in Ferrari nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. A soli 18 anni è arrivato settimo davanti a piloti come Lando Norris e Lewis Hamilton (che sarà dal 2025 il compagno di squadra nella Rossa di Charles Leclerc), guidando come un veterano. A dimostrazione che il futuro può essere tutto suo, di questo ragazzo britannico sorridente e ambizioso. Non ci sarà in Australia (22-24 marzo), ma intanto ha rubato la scena e ha scritto un piccolo pezzo di storia Ferrari. Adesso lo conoscono tutti e in Inghilterra di aneddoti sul suo conto ne stanno uscendo in serie. Si è così scoperto che il precoce pilota di Formula 1 è stato bocciato quando ha fatto l’esame di guida per la patente. Strano, ma vero. E può succedere (quasi) a tutti.

Ferrari | ansa epa @Ali Haider

Bocciato all’esame

A raccontare la storia ci ha pensato David Currey, 52 anni, istruttore di guida dell’Essex. Ha spiegato che Bearman lo ha scovato su Instagram e lì si sono conosciuti. Due chiacchiere e poi la prima lezione di guida, e parlando di quella Currey ha svelato l’incredibile aneddoto: “Abbiamo fatto la lezione con la sua Bmw. Mi sentivo totalmente al sicuro anche se non avevo i comandi al mio pedale. Mi disse che aveva già fallito il test per un problema al semaforo. Non so cosa avesse fatto. Forse non si è fermato. Oppure potrebbe essere stato il modo in cui era posizionato davanti le luci. Quando sbagliava diceva un po’ ‘Che diavolo’. Era così educato e voleva solo imparare a passare. Ha fatto molte domande e sembrava avere i piedi per terra, un ragazzo eccezionale”. Bearman al secondo tentativo ha passato l’esame e ha (finalmente per lui) preso la patente. Senza dimenticare il suo maestro in quel momento di felicità personale: “Oliver mi ha inviato una sua foto e il suo certificato di superamento. Ho solo due o tre studenti all’anno che passano senza errori. Suo padre e la sua famiglia meritano tutto il rispetto. La sua prova su strada è stata solo una piccola parte, ma sono orgoglioso di averlo aiutato a superarla”.

Il debutto

Il resto della storia è ormai noto. Bearman, che corre in Formula 2, ha sostituito Sainz in Arabia Saudita. Lo spagnolo si è sentito male ed è stato operato d’urgenza dopo essere stato messo ko dall’appendicite. Così il giovane britannico, volante in mano, è arrivato 11° nelle qualifiche e settimo in gara. Ha fatto una fatica enorme, ha accusato problemi al collo, ma non si è mai arreso e ha tagliato il traguardo ottenendo sei punti, i suoi primi (e indimenticabili) in carriera in Formula 1. E ha ricevuto i complimenti di Hamilton, arrivato nono e futuro pilota in Ferrari. Ma quale sarà il futuro adesso di Bearman? Continuerà a correre in Formula 2 e sarà sempre il terzo pilota della Ferrari. Naturalmente come spesso accade in questi casi, è divampata subito la Ollie mania per questo ragazzo di 18 anni sbucato dal nulla e all’improvviso, comportandosi bene a bordo di una Rossa, non di una vettura qualunque.

Oliver Bearman | ansa epa @Ali Haider

I suoi segreti

Già nel 2023 Bearman aveva effettuato due sessioni di libere in F1 con la Haas. È arrivato dalla Academy di Maranello dove è entrato alla fine del 2021 su segnalazione di Aci Sport dopo aver passato le selezioni finali. In Formula 2 corre nel team Prema e ha come compagno di squadra Andrea Kimi Antonelli, un talento sicuro messo sotto contratto dalla Mercedes quando era giovanissimo. Una curiosità: questo ragazzotto di 18 anni è il primo inglese a guidare una Ferrari dopo Nigel Mansell, se invece consideriamo il Regno Unito arriva dopo Eddie Irvine. È il più forte esponente della nuova scuola britannica, ha impressionato in tutte le categorie: terzo nella Formula 3 due anni fa, nel 2021 è stato campione della F4 sia in Italia che in Germania.

Con tanto di inizio all’età di otto anni sui kart, con vittorie e punti pesanti in una delle serie più competitive al mondo per la categoria junior. Non solo. Bearman conosceva quasi a memoria la pista di Gedda perché aveva girato su quel circuito nei giorni precedenti alla Formula 1 (e anche l’anno scorso). E in passato era già andato forte su altre piste cittadine. È un ragazzo ambizioso, curioso, che ama fare domande per informarsi e ascoltare. Tanto che, infatti, conosce i meccanismi della F1, avendo girato a Fiorano con una Ferrari del 2021 per ottenere i punti necessari alla superlicenza. Da quest’anno Fred Vasseur lo ha promosso nel ruolo di riserva ufficiale, proprio perché crede in lui.

La famiglia

Bearman è molto legato alla sua famiglia. Suo padre David è un broker assicurativo che ha fondato il gruppo multinazionale Aventum. Ma il 18enne non ha mai pensato di intraprendere le orme di papà. Anzi, fin da bambino aveva un sogno: quello di diventare pilota grazie all’interesse del papà al volante nella classe GT. Seguendo, quindi, la strada del nonno e dello zio che hanno corso in varie categorie. “Non guardo molto la tv, e neanche gli altri sport: io sono concentrato al 100% sulle corse”, ha raccontato. Segnale di come sia concentrato a crescere in questo mondo duro, che è poi la Formula 1. Nella storia della Ferrari è il 76° pilota della scuderia in F1, il 14° britannico.

Ha scelto il numero 38 per correre, usato in passato 12 volte dai ferraristi, per la prima volta da Luigi Villoresi nel Gp di Monaco del 1950. Altri 38 famosi sono stati Mike Hawthorn, Wolfgang von Trips, Phil Hill e Lorenzo Bandini. Insomma, il suo sogno è appena iniziato. Anche perché non capita tutti i giorni di avere la possibilità di correre in Ferrari un Gran Premio vero, gareggiando con piloti importanti, con i propri idoli e centrare subito un settimo posto, dimostrando anche carattere, serietà e dedizione. E fa nulla se in passato l’esame della patente lo ha fatto penare un po’. Intanto, adesso lo conoscono tutti. E sarà lui a dover dare risposte in pista. E per il futuro, chissà. Maranello, nel frattempo, non lo perde d’occhio.

Salvatore Riggio

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