MILANO. La Fiamma sta per spegnersi su un’Olimpiade controversa. Il bilancio non può che essere positivo, visto che siamo stati capaci di vincere in molti sport e di creare novità attorno a discipline poco considerate. Resta l’impressione di sempre. Quale? Semplice, all’Italia manca il sistema sportivo nazionale, manca quella lucida progettazione di sistema che progetti le basi, gli impianti, l’accessibilità allo sport dei bambini che creano la base dalla quale estrarre i campioni. Siamo sempre attaccati agli exploit, ai campioni infiniti, alle scuole circoscritte e alla capacità di fare fatica degli atleti. Una medaglia su tutte, però, fa capire che se c’è un progetto, se c’è un sistema, c’è anche la possibilità di avere successo. Quale? Quella di Daniele Lupo e Paolo Nicolai, destinatari finali di un progetto della Federvolley. Meditate, cari capi dello sport.
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