Eroi moderni

Buffon e gli altri: cosa fanno gli eroi del 2006?

Con l’addio di Gianluigi Buffon, si chiude un’era. L’ultimo dei “ragazzi del 2006”, gli eroi di Berlino che hanno vinto il quarto titolo mondiale, lascia il calcio giocato. Per lui, con ogni probabilità, si apriranno le porte della Nazionale con un posto da capo delegazione. E i suoi compagni di quella meravigliosa avventura? In Federazione potrebbe incrociare Simone Perrotta che ha da tempo indossato giacca e cravatta da dirigente. L’ex giocatore della Roma è il vice presidente del Settore Giovanile Scolastico della FIGC nonché responsabile del dipartimento Junior dell’Assocalciatori. E gli altri?

Allenatori senza troppa fortuna

Marcello Lippi, il condottiero, ha smesso di allenare. Molti dei suoi ragazzi hanno scoperto, a loro spese, che è stato più facile vincere un mondiale in campo che un campionato in panchina. Gli unici due a vincere un trofeo sono stati Andrea Pirlo, attualmente alla Sampdoria, e Gennaro Gattuso, in attesa di una possibile chiamata dal calcio arabo. Il “maestro” ha vinto una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia, mentre l’ex allenatore del Valencia ha sollevato al cielo la Coppa Italia con il Napoli. Filippo Inzaghi, attualmente (forse) allenatore della Reggina, ha vinto in B con il Benevento ma non ha avuto fortuna con i sanniti, il Milan e il Bologna in A. Gilardino, quasi “per caso” ha preso il Genoa e l’ha portato in serie A. Anche Fabio Grosso ha centrato la promozione con il Frosinone ma ha lasciato la guida tecnica. Nesta allenerà la Reggiana, Oddo la Spal, dove ha preso il posto di De Rossi. Andrea Barzagli è nello staff della Juve e delle nazionali azzurre giovanili; Marco Amelia si è barcamenato nelle serie inferiori (C e D), mentre Barone è stato l’assistente di Nicola alla Salernitana. L’ultimo avvistamento di Camoranesi è a Malta, alla guida del Floriana. Non benissimo anche per il capitano della spedizione: Fabio Cannavaro dopo l’esperienza in Cina ha guidato il Benevento ed è stato sollevato dall’incarico.

Opinionisti, procuratori, imprenditori e… presidenti

Immagine | Ansa

C’è chi è rimasto legato al mondo del calcio, pur senza intraprendere l’esperienza in panchina. È il caso di Alessandro Del Piero, che ha una squadra negli USA: i Los Angeles 10 FC. Nella città degli angeli, Pinturicchio ha anche attività nella ristorazione e nell’ottica. Zaccardo, come Totti, ha provato l’esperienza da procuratore, ma l’ex capitano della Roma ha anche una scuola calcio e investito nel padel. Peruzzi è stato dirigente della Lazio prima di lasciare i biancocelesti. Materazzi ha provato ad allenare in India, poi ha scelto l’imprenditoria con un brand di abbigliamento e un’azienda vinicola. Luca Toni ha conseguito il patentino da allenatore ma non ha ancora una squadra e ha scelto, per adesso, la carriera di opinionista televisivo.

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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