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Codia 5° tempo nei 50,   bene Scozzoli, Pesce, Bianchi

BARCELLONA 2013. Prima mattinata di batterie al Palau Sant Jordi per i Campionati Europei di Nuoto di Barcellona con dieci azzurri impegnati prima delle due staffette veloci.

100 Farfalla femminili

Ilaria Bianchi nuota bene la sua batteria, la terz’ultima, che si aggiudica con un buon 58″22 (a soli 8 centesimi dal suo personale stagionale) mattutino che le vale il settimo tempo di qualificazione alle semifinali del pomeriggio. Il miglior tempo è di Dana Vollmer, 57″22 per lei.

400 Stile Libero maschili

Impressiona il cinese Sun Yang che chiude in 3’44″67 e mette una seria ipoteca sull’Oro e su una prestazione eccezionale nella finale del pomeriggio. Il migliore degli azzurri è Gabriele Detti, quattordicesimo tempo, in 3’49″78 che rompe il ghiaccio del suo primo Mondiale in una specialità tipicamente non sua mentre Samuel Pizzetti, alla sua unica gara di Barcellona, è solo ventiduesimo in 3’53″26.

200 Misti femminili

Resta fuori dalla semifinali anche Stefania Pirozzi, 2’14″98 e ventiquattresimo tempo per lei nelle qualificazioni dove si vede in testa alla tabella l’ungherese Katinka Hosszu che con il suo 2’08″45 stacca tutte le altre di quasi due secondi.

50 Farfalla maschili

Piero Codia stampa in batteria mattutina il record italiano, un ottimo 23″21, per la quarta volta in stagione dopo il Sette Colli e le due prove dell’Universiade. Sono 17 centesimi di miglioramento per il quinto tempo delle batterie che potrebbe valere nel pomeriggio la qualificazione alla finale. Per 12 centesimi rimane fuori dalla semifinale Stefano Rivolta che si ferma a 23″65, diciottesimo tempo.

400 Stile Libero femminili

Prima ancora che scendano in acqua le nuotatrici, sentiamo la mancanza di Federica Pellegrini, detentrice del titolo negli ultimi due Mondiali, Roma 2009 e Shanghai 2011. Nella seconda batteria è decisamente sotto tono Diletta Carli che chiude in un opaco 4’13″89. E’ buono il 4’08″42 di Martina De Memme che cala negli ultimi 100 metri: undicesimo tempo, obiettivamente il 4’06″02 per entrare in finale era fuori dalla sua portata. Non va bene Camille Muffat (4’05″53) solo sesta mentre la padrona della distanza sembra la statunitense Ledecky (4’03″05); rimane fuori la spagnola Mireia Belmonte Garcia.

50 Rana maschili

Convince Fabio Scozzoli in batteria: 59″88 per lui in una compagnia che non lo stimola alla superprestazione e gli consente una progressione in scioltezza con ridotto consumo di benzina. Fa poco meglio Sprenger in 59″53 nella penultima batteria con Kitaijma appaiato all’azzurro. Sotto il minuto ci sono anche Stelnikov, vincitore dell’ultima batteria in 59″80, e Snyders in 59″92. Entra in semifinale anche Mattia Pesce con il suo  1’00″32, quattordicesimo tempo.

4×100 Stile Libero femminile

In prima frazione parte Alice Mizzau che passa bene ai 10o metri e dà il cambio a Federica Pellegrini in 55″57. Super Fede ottiene il secondo tempo di frazione con un buon 53″98; fatica Silvia Di Pietro a tenere il ritmo che potrebbe consentire l’accesso in finale (55″12) mentre chiude Erika Ferraioli  (54″83): è record italiano in 3’39″50 ma vale solo il decimo tempo a 26 centesimi dall’ultimo tempo utile.

4×100 Stile Libero maschile

Luca Leonardi in prima frazione della staffetta azzurra orfana di Luca Dotto, 48″88 per lui sui suoi tempi stagionali. Marco Orsi passa a metà gara al terzo posto (48″06 per lui) dietro Stati Uniti e Australia, cede due posizioni Michele Santucci (48″95) e tocca a Filippo Magnini lo stacco per la qualificazione. Re Magno cede negli ultimi 10 metri (48″24) e l’Italia chiude al terzo posto in batteria in 3’14″13. I migliori sono gli Stati Uniti in 3’11″69. Gli azzurri entrano in finale con il prevedibile quinto tempo a poco più di un decimo dalla Francia.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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