Il Collare d’Oro 2023 è prossimo ad essere assegnato. Ma di cosa si tratta? Si parla di un premio ambitissimo e legato al merito sportivo. È infatti la massima onorificenza conferita dal CONI ad atleti e società sportive.
I Collari d’oro hanno alle loro spalle una storia quasi trentennale. Il premio è nato nel 1955, ed è assegnato al termine di ogni anno. È concesso una sola volta nel corso della carriera sportiva, ed è riservato agli atleti italiani che abbiano conseguito risultati o titoli come la vittoria (oro, appunto) in discipline olimpiche e campionati del mondo. Spesso sono stati premiati anche campioni del passato, premiati in questo caso con un Distintivo, che però ha lo stesso valore. Il premio è riservato anche ai dirigenti sportivi che si siano distinti nella loro attività per oltre 40 anni e siano già in possesso della “Stella d’Oro” ideata nel 1933 per premiare i presidenti di federazioni che si erano issati ai vertici delle competizioni internazionali. Da allora si è estesa a chi, secondo il CONI, ha dato lustro allo sport italiano. Possono essere insigniti del Collare d’Oro anche club e società sportive che abbiano alle spalle una attività secolare di costituzione. Nessuno può ricevere il Collare d’Oro per due volte. Qualora uno sportivo, un dirigente o una società dovessero meritare per la seconda volta il premio, gli sarà conferito il Diploma d’Onore, ovvero una targa su cui è riprodotto il Collare.
I premiati del 2023 saranno 72. Un vero record, specialmente per un anno che non è olimpico. Ad ospitare l’evento, sarà la Palestra Monumentale del Coni. Fra i premiati, la squadra di tennis al completo che ha riportato in Italia la Coppa Davis dopo quasi mezzo secolo (per la precisione, 47 anni). Saranno premiate, fra gli altri, anche le ragazze del fioretto femminile, che hanno vinto l’oro europeo, nonché i campioni del mondo Francesco “Pecco” Bagnaia (che ha bissato il titolo mondiale in Moto Gp dello scorso anno) e “Gimbo” Tamberi capace di saltare più in alto di tutti dopo l’oro Olimpico anche ai Mondiali di Budapest. Saranno insignite del premio anche dirigenti e rappresentanti di società che hanno fatto la storia dello sport italiano e non solo, come le “Fiamme Rosse”, il Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco. Saranno il Presidente del CONI, Giovanni Malagò e il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, a consegnare le onorificenze.
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