Andare in bicicletta può sembrare a prima vista molto semplice: si indossa la classica tutina aderente che vediamo nei campioni che svettano nelle grandi corse a tappe e via, si parte. Ma in realtà servono vari accorgimenti tecnici per evitare imprevisti e/o malanni dovuti alle intemperie e al caldo estivo. Andiamoli a scoprire assieme.
Partiamo innanzitutto dalle basi: il vero appassionato delle biciclette non si separa mai dalla sua divisa aderente, che spesso ad imitare quella dei ciclisti impegnati nei grandi giri e nelle classiche di primavera. Una maglietta che dev’essere traspirante, per evitare di inzupparsi col sudore della pedalata quotidiana, e alla quale vanno affiancati altri capi d’abbigliamento: innanzitutto la maglieria sportiva, possibilmente con una canotta che non vada a rispecchiare la tipica “maglietta della salute”. Il cotone, infatti, trattiene il sudore e crea quell’effetto “zuppo” che trasforma la pedalata mattutina e/o pomeridiana in un calvario. L’indumento corretto è quello in propilene, ma si trovano anche alternative a buon mercato. Non devono mancare ovviamente dei pantaloni da ciclismo, affiancati dal fondello, che andrà ad evitare abrasioni e/o irritazioni dovute al contatto con la sella. Infine, l’elemento imprescindibile anche per una semplice pedalata cittadina dalla propria abitazione al luogo di lavoro: il casco. Non è obbligatorio, ma fortemente consigliato e salva-vita. I più previdenti si attrezzeranno anche con impermeabili e/o indumenti utili in caso di pioggia e temporali.
L’attrezzo imprescindibile, per evitare l’arsura estiva e/o un eccessivo prosciugamento delle energie, è ovviamente una borraccia ben rifornita d’acqua. I veri sportivi, che trascendono lo spirito amatoriale, si attrezzeranno inoltre anche con dei gel energetici e/o borracce con sali minerali per imitare i grandi campioni e prolungare il più possibile la pedalata. Fondamentale anche evitare i tipici inconvenienti della strada, portando con sè tutto l’occorrente per ovviare ad eventuali problemi meccanici e/o forature: il borsellino sottosella e la borraccia portattrezzi possono aiutare in tal senso. Lo sportivo previdente avrà sempre con sè una camera d’aria di scorta o delle pezze autoadesive da riparazione temporanea, oltre ad un kit d’attrezzi. Inoltre, è consigliabile portare nel proprio viaggio delle bombolette per gonfiare eventuali ruote sgonfie e/o una pompetta. Utilissimi anche i levagomme, qualora si volessero fare dei cambi-gomma fai da te. Nel periodo recente stanno spopolando, anche tra i professionisti, le ruote tubeless, che eliminando la camera d’aria permettono al pneumatico di restare gonfio per vari minuti anche in caso di foratura: dotarsi di questa soluzione consentirebbe di risolvere il problema solo al ritorno a casa, ma questa soluzione è parecchio costosa e sconsigliata ai ciclo-amatori.
Sinner pronto per Cincinnati: “Dopo Wimbledon, fiducia ritrovata. Ora testa alla stagione americana” Jannik Sinner…
Jannik Sinner si appresta a tornare in campo dopo il trionfo a Wimbledon: ecco quando…
Dopo alcune uscite poco felici nel corso degli anni, Nicola Pietrangeli esalta Jannik Sinner con…
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz continuano la sfida alla vetta del ranking: la situazione e…
L'allenatore di Sinner, Darren Cahill, ha raccontato la bravura di Sinner nel superare la batosta…
Jannik Sinner, Jasmine Paolini e non solo: ecco tutti gli italiani che tra poco più…