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Federica Brignone va: quarta in Val d’Isere

SCI ALPINO (Val d’Isere). Tina Weirather si aggiudica lo Slalom Gigante di Val d’Isere che le vale il terzo trionfo della carriera, il secondo in stagione. La sciatrice del Liechtenstein, partita con il pettorale 18, ha messo al sicuro il successo con una prima manche perfetta, dove ha messo fra sè e le avversarie un distacco per lei rassicurante. Le fanno compagnia sul podio Lara Gut e Maria Pietilae-Holmner, che scalzano di pochi centesimi dalle prime tre posizioni una grandissima Federica Brignone.

L’azzurra è sempre più vicina al top della forma dopo essere rientrata ad inizio stagione sul circuito. Settima a metà gara, ha recuperato tre posizioni nel pomeriggio e può recriminare per un paio di imperfezioni commesse nella fase centrale, preziosi centesimi che rimandano l’appuntamento col ritorno sul podio alla prossima occasione, sulla pista di Lienz il 28 dicembre. Nelle quindici finisce una positiva Nadia Fanchini, mostratasi a proprio agio fra le porte larghe, mentre Denise Karbon  ha concluso diciannovesima.

Sul suo sito ufficiale, Federica Brignone scrive “Sono così contenta, le emozioni sono ancora vive! Oggi in Val d’Isère la gara era davvero difficile, non per il pendio sicuramente ma da interpretare. Dovevi spingere, ma non infossare lo sci (il terreno spaccava), dovevi girare, ma andare dritto, dovevi osare, ma essere intelligente e dovevi sapere il tracciato e il terreno a memoria, perchè non si vedeva niente. Ho dato il meglio di me, ho fatto degli errori, ma quando si da il 100% è normale. Sono partita all’attacco come a Sankt Moritz e ho dato davvero tutto, fino in fondo, ho spinto fino all’ultima porta. Ho ancora margine mi dicono gli allenatori e lo sento, il 4o posto di oggi mi da sempre più fiducia, ma sono troppo competitiva e un po’ mi rode non essere sul podio. Ho fatto un altro piccolo step, per arrivare in alto, sempre più in alto. Ho voglia di tornare sul podio adesso e ci proverò a Lienz il prossimo weekend, su una delle mie piste preferite: spero sia ghiacciata!”.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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