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Diamond League: Trost   e Grenot a Stoccolma

ATLETICA (Stoccolma). A quattro giorni dalla conclusione dei Campionati Mondiali, la grande Atletica riparte dall’ultima tappa della Diamond League prima delle finali di Zurigo e Bruxelles: il DN Galan meeting di Stoccolma. E nella capitale svedese saranno ben 12 i campioni del mondo di fresco incoronati a scendere in pista. Si parte dalla svedese d’Africa Abeba Aregawi che, Oro nei 1500 metri, gareggerà negli 800 metri dove troverà la kenyana Eunice Sun; per rimanere nel mezzofondo in campo maschile i 1500 metri vedranno ai nastri di partenza il keniano Kiprop mentre in campo femminile l’etiope Meseret Defar sarà la protagonista dei 5000 metri.

Grandi interpreti anche sugli ostacoli: nei 110 maschile lo statunitense David Oliver e nei 400 femminili la ceca Hejnova; ma saranno i concorsi, normalmente sacrificati nei meeting, a mettere in scena una sfilata di medaglie d’Oro. Il lunghista russo Menkov, la triplista colombiana Ibarguen e nei lanci Valerie Adams  e Christina Obergfoll.

Una citazione a parte merita la gara del Salto in Alto femminile che vede iscritte sette delle prime otto classificate a Mosca, una vera e propria rivincita dove manca solo la spagnola Ruth Beitia ma si aggiunge l’incomodo russo costituito da Mariya Kuchina, coetanea di Alessia Trost e sua fiera avversaria in tutte le gare giovanili degli ultimi anni. La friulana a Stoccolma ritrova l’Oro mondiale Shkolina, la statunitense Barrett, Anna Chicherova, Emma Green, le polacche Kasprzicka e Stepaniuk. Un’occasione per salire in alto smaltite le pressioni mondiali.

A Stoccolma ci sarà anche Libania Grenot, reduce dall’ottimo 50″47 con finale mancata per soli tredici centesimi dei Mondiali. A Stoccolma la cubana dal passaporto italiano correrà con due delle finaliste di Mosca, l’americana Francena McCorory, accreditata di un 49.86, e la giamaicana  Novlene Williams-Mills, quest’anno capace di un 50.01 (ma con PB di 49.63). E’ da tenere d’occhio anche un’altra ‘sub-50’ come la giamaicana  Rosemarie Whyte, in una gara che, sulla prova secca, potrebbe trascinare a riscontri cronometrici di rilievo.

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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