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Elkann e Agnelli cadono in piedi: quanto incassano dopo l’inchiesta

Nonostante gli effetti devastanti dell’inchiesta Prisma per la  Juventus, la famiglia Agnelli possono restare sereni a livello di incassi.

La Juventus è stata travolta quest’anno dall’inchiesta Prisma, che ha toccato il grave problema delle plusvalenze e la manovra stipendi effettuata durante la pandemia. Mossa che si è rivelata meno cristallina di quanto sembrasse inizialmente. Nonostante tutto però, Andrea Agnelli e John Elkann sembrano destinati a non dover patire più di tanto.

La compagine bianconera infatti con i mancati incassi dovrà modificare la sua filosofia. Si parla di una famiglia Agnelli con diversi problemi. Gli ultimi numeri però sembrano un po’ smentire la vulgata, con le altre attività di famiglia che continuano ad andare a gonfie vele. La Giovanni Agnelli Bv  si prepara infatti a incassare i nuovi dividendi dalla Exor, con il bilancio del 2022 approvato in questi giorni.

Il dividendo passa da 0,43 euro a 0,44. Potrebbe sembrare un aumento insignificante, ma se viene moltiplicato per il numero di azioni invece il discorso cambia eccome. Le azioni della holding sono infatti 241 milioni, si può capire così come in realtà si parli di cifre consistenti.

Verrà pagato quindi un dividendo complessivo da 106 milioni di euro, una somma che detta così è già più ragguardevole. Tradotto, per la Giovanni Agnelli Bv, che raccoglie i vari rami della famiglia Agnelli-Elkann, sono circa 55 milioni di euro.

Elkann e Agnelli senza paura, la cassaforte di famiglia porta buone notizie

La Giovanni Agnelli Bv non a caso è definita come la cassaforte della famiglia Agnelli, visto che possono esserne azionisti soltanto i discendenti di Giovanni Agnelli, il nonno dell’ indimenticato avvocato Gianni.  Toccherà alla società poi decidere come dividere questa cospicua somma. Negli ultimi due anni l’intero incasso è stato ridistribuito tra gli azionisti e quindi tra i vari rami di famiglia.

Elkann e Agnelli senza paura, buone notizie dagli incassi (Ansa Foto) – olympialab.com

Il grosso di questi dividendi dovrebbe finire alla Dicembre, società fondata nel 1984 e controllata da John Elkann, numero uno della Exor, che ne detiene il 60%. Il restante 40% è del fratello Lapo e della sorella Ginevra. Dopo l’ultimo riassetto, la Dicembre ha incrementato fino al 38% il controllo sulla società olandese rispetto al 36% di fine 2016: in caso di distribuzione totale dei dividendi da Exor, quindi, incasserà circa 20,9 milioni di euro.

Per gli eredi invece di Umberto Agnelli, il cui rappresentante principale è Andrea, la proprietà è all’11,85%, con quindi un incasso da 6,5 milioni, a cui aggiungere i 6,8 milioni ( 12,32%) del ramo di Maria Sole e i 4,8 milioni (8,79%) del ramo Giovanni Nasi.

Davide Marchiol

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