Sport invernali

Federica Brignone, un argento che vale oro: torna su un podio mondiale dopo 12 anni

Ancora Federica Brignone. La sciatrice azzurra torna sul podio Mondiale in un gigante e sfiora l’oro. Si ferma a dodici centesimi dalla gloria ma va benissimo anche così. Arriva un argento che scrive la storia dello sci italiano. Con questa medaglia, la Brignone mette, ove ce ne fosse ancora bisogno, l’accento sulla sua poliedricità, issandosi fra le leggende dello sci alpino.

Immagine | WikiCommons @Krzysztof Golik

Un argento dopo uno slalom davvero gigante

Un bis, dopo l’impresa nel 2011 a Garmisch, ma quello conquistato a Meribel ha un sapore del tutto diverso, molto più dolce. Terza dopo la prima manche quando ha perso contatto con la pista nella prima parte del tracciato, la Brignone è riuscita a mantenere altissime concentrazione e determinazione. L’argento matura al termine di una seconda manche tutta in attacco. Legittima la soddisfazione al termine della gara. “Sono felicissima. Nella seconda discesa ho attaccato ogni metro di pista, raschiato il fondo del barile ma sono assolutamente soddisfatta del mio risultato anche perché non potevo né volevo deludere tutti i tifosi che mi hanno seguita. Sono contenta, ho dimostrato di poter sciare e giocarmela nel Gigante”.

Il punto esclamativo su una carriera straordinaria

Meribel è il “do di petto” di una fuoriclasse che, chi lo sa, potrebbe stupire anche a Cortina. Del resto, che Federica fosse una predestinata si era capito già alla fine del primo decennio quando dopo i successi in Juniores è seguito, nel 2009, il podio di Aspen, primo capitolo e prova generale di una storia straordinaria che ha trovato il suo culmine il 19 marzo 2017 nel podio tutto tricolore davanti a Sofia Goggia e Marta Bassino. Medaglia di bronzo ai Giochi Invernali di Pyeongchang nel 2018, nel 2019-2020 è stata la prima donna a conquistare la Coppa del Mondo. Nei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022 ha vinto un argento nello slalom gigante e un bronzo in combinata e a fine stagione si è aggiudicata la Coppa del Mondo di specialità che completa il tris con la Coppa del Mondo in gigante e supergigante. L’ultima impresa è… fresca di neve dopo la medaglia d’oro nella combinata.

Immagine | WikiCommons Stefan Brending / Licenza: Creative Commons CC-BY-SA-3.0 de

Il dualismo con Sofia Goggia, la sua miglior nemica

Nessuna come Federica, o meglio, una sì: Sofia Goggia. Le due italiane più vincenti di sempre nello Sci Alpino sono divise da una rivalità che affonda le radici non solo nella neve. La Goggia è estroversa, sorridente, dalla battuta pronta e spesso tagliente. Ama i social e il suo profilo è andato ben oltre la pista di Sci. La Brignone, che forse ha sofferto il confronto diretto anche a causa della sua riservatezza, è molto misurata, non si lascia andare, se non molto raramente, a delle dichiarazioni oltre le righe anche se non ha risparmiato qualche stoccata.

Che le due non si amino, è noto. Che si rispettino, altrettanto innegabile. Competitive, come inevitabile in uno sport individuale, ma anche estremamente sensibili e intelligenti, Sofia e Federica hanno trasformato la rivalità in stimolo reciproco per migliorarsi. Del resto, fra fuoriclasse è facile riconoscersi…

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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