MILANO. Barcellona interno notte. “Federica, li abbiamo fregati tutti”, “Grande Philippe, peccato che la vasca era cinque metri troppo corta”. Non sappiamo quanto sia verosimile questo dialogo nella tiepida serata catalana ma il tempo e il cipiglio nella finale dei 200 metri stile libero della campionessa di Spinea ci porta a pensare che questa sia l’atmosfera di questa sera d’argento. Un anno sabbatico passato a pancia in su, un 200 stile libero gettato lì a caso per non dare molto nell’occhio ma per avere il minimo di qualificazione, quel minimo che domenica ha permesso a Federica con non chalance di dire “Lascio il mio nome tra le iscritte perchè ho acquisito il diritto”, Fortunatamente la gola profonda del clan azzurro è entrata in azione solo lunedì sera, e probabilmente non sarebbe avvenuto se in quella serata si fosse potuto parlare di un metallo di Fabio Scozzoli o Ilaria Bianchi.
Nella fenomenologia di Federica Pellegrini dopo la febbre altissima, la dolce storia d’amore con Luca Marin, il menage a trois con lite annessa tra i due contendenti nei corridoi dell’albergo di Shanghai si aggiunge un nuovo capitolo, quello della dissimulazione. Perchè è difficile credere che, pur considerando il suo eccezionale talento, possa aver nuotato in 1’55” basso in costume di tessuto, il suo personale, senza essersi allenata. Aveva bisogno di tranquillità la Pellegrini, di non venire considerata a priori come salvatrice alla quale la patria natatoria poteva aggrapparsi, di non sentire sulle spalle il peso di una nazione, situazione nella quale non si trovano le sue anniversarie statunitensi e francesi. E’ fuggita e alla fine chi vince ha sempre ragione, quarantotto ore fa in centinaia parlavano di mossa pubblicitaria, gli stessi che ora sono saltati sul carro della vincitrice, perchè questo argento a dieci centimetri da Missy Franklin è una vittoria. E noi che siamo sempre stati molto critici nei confronti di Federica ma che due sere fa le abbiamo concesso la nostra fiducia, questa sera sentiamo il dovere di toglierci il cappello.
Jannik Sinner oggi fa il suo esordio in singolo ad Halle contro Hanfmann: ecco perché…
Jannik Sinner risponde ai media spagnoli che hanno insinuato che voglia evitare di incontrare Alcaraz…
Adriano Panatta ha espresso un pensiero ormai comune a molti: Sinner e Alcaraz domineranno il…
Dopo la sconfitta in finale al Roland Garros, Sinner inizia già a prepararsi per Wimbledon:…
Jannik Sinner resta saldamente al comando della classifica Atp, malgrado la sconfitta a Parigi, mantenendo…
Nella semifinale del Roland Garros contro il tennista serbo, successo in tre set per il…