Ginnastica: quarto posto per Alberto Busnari

Alberto Busnari
Alberto Busnari

GINNASTICA ARTISTICA (Anversa). Una esitazione nella prima verticale e una interruzione nella salita prima dell’uscita sono costati ad Alberto Busnari la medaglia mondiale che aveva dimostrato in qualificazione di valere ampliamente. Malgrado la difficoltà dell’esercizio (7,100) superata solo dal britannico Whitlock, Abe lascia sul Cavallo quei decimi di punto che gli avrebbero permesso di salire sul podio. Quarto posto, l’ennesimo quarto posto, per lui che ottiene 15.600 punti come il cinese Zhang e deve inchinarsi al perfetto giapponese Kameyama che si aggiudica la medaglia d’Oro con il punteggio di 15.833 e allo stesso Whitlock, ex aequo con il messicano Daniel Corral Barron che chiudono a 15.633. “Sono partito bene”, ha dichiarato in mixed zone l’Aviere Capo del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare spazzando via ogni dubbio di “furto” sollevato da commentatori più o meno improvvisati, “non mi ha dato alcun problema salire per secondo. Ho fatto un buon recupero nella prima verticale che credo di aver mascherato abbastanza. Da quel momento mi si è accesa la lampadina e ho preso un buon ritmo, eseguendo le altre parti senza problemi. Fino all’uscita, che non è venuta come avrei voluto – continua il ginnasta di Melzo che si allena con Serguei Oudalov presso l’Accademia Nazionale di via Ovada, a Milano – proprio perché, paradossalmente, sentendomi ancora le braccia, ho provato a farla al massimo. Per tentare di vincere. Una piccola interruzione nella salita, invece, mi è costata tre decimi. E se prendete la classifica è facile capire dove sarei potuto arrivare senza quella sporcatura”.

Il giapponese Kenzo Shirai conquista la medaglia d’Oro al Corpo Libero con il punteggio straordinario di 16.000 (D. 7.400 E. 8.600), precedendo lo statunitense Jacob Dalton, Argento con 15.600, Al terzo posto con 15.500 il campione del mondo uscente, il connazionale Kohei Uchimura che ha riservato un grande applauso per il giovanissimo compagno. Il brasiliano Arthur Nabarrete Zanetti, dopo l’Oro a Londra, conquista agli Anelli anche il titolo iridato che gli era sfuggito per un soffio nel 2011 ai Mondiali di Tokyo, dove finì alle spalle del cinese Chen. Assente l’azzurro Matteo Morandi, seconda riserva dopo il decimo posto in qualifica, il ventitreenne di Sao Caetano Do Sol con il punteggio di 15.800, mette in fila il russo Aleksandr Balandin, secondo con 15.733, e lo statunitense Brandon Wynn, Bronzo con 15.666.

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