L’Italia femminile di calcio ha vinto. Ed è una piccola notizia dopo le cinque sconfitte consecutive inanellate nelle ultime uscite dalla nazionale di Milena Bertolini. Una vittoria importantissima quella contro la Corea del Sud anche per come è maturata, all’ultimo secondo, dopo una sfida che stava per lasciare in eredità l’ennesima delusione. Le azzurre erano passate in vantaggio ma senza riuscire a mantenerlo. E quando tutto lasciava credere che la sfida si sarebbe chiusa sull’1-1, la rete di Rosucci al 94’ regala un 2-1 tutto sommato meritato che permette di chiudere la Arnold Clark Cup con un risultato pieno e soprattutto restituisce il sorriso ad una nazionale che aveva perso appeal e credibilità.
Una rete pesantissima, uno squarcio d’azzurro dopo un recente passato a tinte piuttosto fosche. La nazionale femminile era partita per l’Europeo con grandi speranze ma l’ha chiuso senza neanche superare la fase a gironi. In questa competizione ha concesso un non richiesto bis perdendo con il Belgio in una sfida largamente alla portata. E se il Ko maturato contro l’Inghilterra rientrava nell’ordine naturale delle cose, occorreva un segnale forte contro la Corea del Sud.
Non centrare il risultato pieno contro le asiatiche avrebbe aperto una serie di dubbi e interrogativi sulla bontà del lavoro e delle scelte dello staff tecnico e sulle effettive qualità delle ragazze che hanno fatto innamorare gli italiani nel 2019 e poi però non sono riuscite a ripetere l’exploit mondiale sebbene siano riuscite a centrare la qualificazione per la kermesse iridata che si terrà in Australia e Nuova Zelanda fra luglio e agosto.
Dopo cinque sconfitte di fila è arrivato un segnale forte. La squadra ha risposto presente a sé stessa, dopo troppe partite in cui è riuscita a complicarsi la vita sino a “togliersela”, sportivamente parlando, nello scorso Europeo. È il momento di lasciarsi dunque alle spalle errori e incertezze e sfruttare l’occasione più unica che rara (non era mai successo prima) di giocarsi il secondo mondiale consecutivo. Il sorteggio non è stato esattamente benevolo. Svezia, Sudafrica e Argentina.
Queste ragazze hanno però dimostrato di saper tirare fuori il massimo nelle difficoltà e quando sembrava che per questa squadra non ci fosse un domani. E in effetti, questo sarà l’ultimo appuntamento per un gruppo che vuole e può chiudere nel migliore dei modi un quadriennio storico, che ha avvicinato il pubblico. Il dovere di questa nazionale non è vincere, ma non disperdere questa grandissima eredità…
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