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Italia ko con la Serbia, ottavi in Europa

PALLACANESTRO (Lubiana). L’Italbasket manca anche il terzo match ball che le avrebbe consentito di ripresentarsi dopo otto anni ai nastri di partenza dei Campionati Mondiali. Dopo la Lituania e l’Ucraina anche la Serbia sbarra la strada verso la Spagna agli azzurri in una partita segnata da un disastroso primo quarto dove, di fronte ai 27 punti degli avversari, l’Italia riesce a mettere insieme la miseria di 11 punti. Da quel punto in poi inizia un lungo inutile inseguimento dove, nonostante i 19 punti di Gigi Datome, gli azzurri non riescono mai ad avvicinarsi a meno di 8 punti dai serbi. I Campionati Europei si chiudono, quindi, con un ottavo posto, la qualificazione ai quarti di finale che probabilmente era l’obiettivo realistico al via anche se vi sono stati momenti nei quali l’entusiasmo ha portato taluni a pensare anche ad una possibile medaglia.

A voler vedere il bicchiere mezzo vuoto è vero che l’Italia si è classificata al primo posto nella prima fase ma contro due avversarie come la Grecia e la Finlandia subito ridimensionate dagli altri avversari pesanti ma è pur vero che contro gli avversari che contano a livello di risultati vi è stata solo la fiammata della eroica vittoria al secondo supplementare contro la Spagna in una partita peraltro più platonica che realmente utile. Nelle partite fondamentali sono arrivate sconfitte in serie: Slovenia, Croazia, Lituania, Ucraina e Serbia.

Il bicchiere mezzo pieno parla, invece, di una squadra che ha lottato per lunghi tratti alla pari con qualsiasi avversario pur mancando della continuità per evitare lunghi ed inutili inseguimenti all’arma bianca che alla fine hanno costretto alla resa una rosa ristretta. Difficile dire che cosa sarebbe potuto succedere senza infortuni, anche perchè una delle forze che Pianigiani ha saputo infondere negli azzurri è stata quella della lotta comune contro il fato e le avversità. I Campionati Europei, se ce ne fosse stato ancora bisogno, hanno dimostrato il valore di Luigi Datome, un trascinatore che avrà sicuramente fortune nella NBA in una squadra che gli consentirà un buon minutaggio mentre continua ad essere un’incognita l’apporto di Marco Belinelli. Eroico Cusin nella difesa del fortino colorato italiano contro avversari ben più dotati e ottime le prospettive future di Alessandro Gentile. Da queste basi si può costruire per cercare la qualificazione alle Olimpiadi di Rio che si giocherà prevalentemente tra due anni ai prossimi Campionati Europei.

 

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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