Sport olimpici

La favola di Eva Schatzer: studia da… grande

Il calcio italiano è alla ricerca di fuoriclasse. E ne ha trovata una. Eva Schatzer, classe 2005, 18 anni, un presente in bianconero e un futuro da dipingere a colori sognando un posto per i prossimi mondiali.

Immagine | Dal web

Eva, altoatesina dai piedi buoni

Eva Schatzer altoatesina, laddove di solito si indossano gli sci piuttosto che inseguire i palloni, è una predestinata. Ha iniziato a muovere i primi calci dove, a soli 5 anni, i maschietti potevano solo ammirarla toccare il pallone come non sarebbero mai riusciti. A nove anni è già al Bressanone dove a 14 anni è già troppo forte. Salto in serie C, dove gli scout della Juventus l’hanno notata. Biglietto per Torino di sola andata, scommessa ripagata con gli interessi. Nella Under 17 con Piccini è subito protagonista. 10 presenze e due gol.

Capitano della J Woman primavera è subito entrata nel giro della nazionale italiana giovanile. Centrocampista di lotta e di governo, abbina a una tecnica nettamente superiore ala media anche geometrie e senso tattico. Educazione impeccabile: alla Juventus la adorano e la Rosucci, una delle senatrici dello spogliatoio bianconero, l’ha già indicata come la sia possibile erede, nella speranza che il club abbia la forza economica per trattenere un talento che ha tutte le qualità per essere una top player di livello internazionale.

Immagine | Unsplash @jason charters

Talento e studentessa modello

Eva studia, nel senso più pieno del termine, come migliorarsi, in campo e nella vita. Serissima negli allenamenti, raccoglie consensi anche a livello scolastico. Come spiegano da Torino, è una ragazza che ha la testa giusta sotto tutti i punti di vista. Iscritta allo Juventus College, è la studentessa che da anni, come in campo, raccoglie il massimo dei voti. Una allieva modella. Pagelle altissime anche a scuola: un segnale chiarissimo di una ragazza che ha idee molto chiare sul suo futuro.

Il calcio prima di tutto, ma anche un piano B, ché nella vita non si sa mai. Le prospettive, al netto della sua permanenza in bianconero, sono a colori. In primis, l’azzurro. La nazionale è pronta ad accoglierla, chi sa se in tempo anche per i prossimi mondiali del 2023, quelli che chiuderanno un ciclo straordinario per il calcio femminile azzurro. Eva va a piccoli grandi passi. Per ora sogna un osto da titolare con la Juventus e di ritagliarsi lo spazio fra le grandi. Il resto arriverà. La sensazione è che il calcio femminile italiano abbia una piccola gemma. La speranza è che arricchisca anche l’argenteria della nazionale.

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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