La Jenner e la medaglia di quando era Bruce

La cover di Sports Illustrated

DECATHLON. Caitlyn Jenner ha tirato fuori dal cassetto la sua medaglia d’oro olimpica e l’ha messa al collo per una foto con la rivista Sports Illutrated che uscirà il 4 luglio. Per il settimanale americano, l’ex decatleta Bruce Jenner ha deciso di tirare fuori tutti i ricordi che culminarono con l’oro di Montreal 1976, era il 30 luglio, ma anche di rivedere i protagonisti di quella impresa come il vecchio coach e i giornalisti e i fotografi che lo seguirono allora. Allora Jenner era Bruce, il più forte decatleta del mondo, era un fiore di giovanotto americano dalle doti sportive eccezionali che gli permisero di vincere l’alloro più ambito con uno score di 8618 punti che sarebbe valso una medaglia per le successive nove Olimpiadi e un oro per le successive tre. Era record del mondo, era una prestazione eccezionale, era il momento che consacrò quel ragazzo che desiderava essere una ragazza a simbolo degli atleti americani. Era un figlio degli Stati Uniti amato e ammirato, conteso dai network nazionali a colpi di milioni, così come dai brand americani del food sano.

Allora Bruce era Bruce, ora Bruce è Caitlyn Jenner, la transgender più famosa del mondo, il bellissimo ed efebico figlio d’America che ha avuto il coraggio, a oltre 60 anni, di dire a tutti che desiderava diventare una donna, che dentro quel corpo da maschio (e che maschio, almeno stando ai risultati sportivi) c’era un’anima femminile. La Jenner, davanti agli obiettivi di Sports Illustrated, ha ripercorso tutta la sua vita e quei momenti, ha ritrovato chi la allenò portantola all’oro. La Jenner aveva partecipato anche ai Giochi di Monaco del 1972, ma fra il 1975 e il 1976 esplose: Oro ai Panamericani e oro a Montreal, un trionfo messo presto in un cassetto per vivere una vita in copertina, in prima pagina, patinata, ma irrequieta, fino all’ultimo matrimonio con Kris Kardashian, unione che lo ha anche investito del ruolo di patrigno della social dea Kim.

Quel matrimonio è finito nel 2014 e da quel momento Bruce ha lasciato il corpo di Bruce ed è diventato Caitlyn, ammiratissima icona nel mondo transgender. La domanda che corre su tutto il filo del Reportage è: ma senza quella medaglia Bruce ci sarebbe riuscito a diventare la Caitlyn che oggi è un’ammirata trend setter del mondo lgbt? Probabilmente no, ma il percorso è stato duro, lo dicono gli occhi della pur stilosa Jenner. Il gesto di mettersi la medaglia al collo, quella medaglia quasi dimenticata dopo quel 30 luglio 1976 (così dice lei stessa, poi le successe di tutto…), è comunque di quelli importanti alla vigilia di Rio, alla vigilia di un’Olimpiade che ridisegna i suoi confini e che entra anche in un mondo, quello brasiliano, dove la componente transgender è forte. Ecco il reportage della strepitosa rivista americana. Fa pensare.

Francesco Facchini

Di professione #sharindaddy, racconto storie da 30 anni. Ho un futuro dietro le spalle fatto di un Mondiale e due Olimpiadi, ma anche di esperienze giornalistiche in ogni tipo di medium (oh, è latino, mi raccomando). Amo il calcio, quello vero, ma da quando ho visto la fiamma olimpica non mi sono più riavuto.

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