Sport olimpici

La storia delle Olimpiadi, da Seul 1988 a Sydney 2000

L’edizione di Seul del 1988 fu l’ultima a dover gestire le difficoltà dovute alla presenza di due grandi blocchi nel mondo, gli USA e i suoi alleati e l’URSS e i suoi paesi satellite. A partire dall’edizione del 1992, infatti, fu decisamente più semplice l’organizzazione di tale manifestazione, anche se alcuni episodi controversi continuarono a verificarsi.

Vediamo nel dettaglio gli eventi delle Olimpiadi dal 1988 al 2000.

 

L’edizione dei Giochi Olimpici di Seul 1988

La XXIV edizione dei Giochi Olimpici fu affidata alla Corea del Sud e si svolsero a Seul dal 17 settembre al 2 ottobre 1988.

Fu l’ultima edizione ad essere caratterizzata da un boicottaggio importante, infatti, la Corea del Nord, al momento dell’assegnazione della città ospitante pretese di organizzare la manifestazione insieme alla Corea del Sud. Così, nel 1985, il presidente del CIO decise di incontrare i Comitati Olimpici delle due Coree, senza però cedere alle richieste della Corea del Nord, la quale decise di optare per il boicottaggio, seguita da Cuba, Nicaragua, Etiopia, Seychelles, Albania e Madagascar.

Alle Olimpiadi di Seul parteciparono, quindi, 159 nazioni, per un totale di 8453 atleti impegnati in 237 competizioni e 28 sport diversi.

Fu l’ultima edizione a vedere la partecipazione dell’Unione Sovietica e delle Germania divisa.

La competizione fu segnata da un importante caso di doping: il 24 settembre, il canadese Ben Johnson vinse la medaglia d’oro e stabilì il record nei 100 metri piani, ma due giorni dopo venne squalificato per doping e gli vennero tolti la medaglia e il record.

 

Immagine | Pixabay @PaulBradbury

L’edizione dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992

La XXV edizione dei Giochi Olimpici venne affidata, per la prima volta nella storia, alla Spagna e si svolsero a Barcellona dal 25 luglio al 9 agosto 1992.

Fu un’edizione speciale per quanto riguarda il panorama politico: due anni prima, a seguito della caduta del muro di Berlino, la Germania si era di nuovo unificata, e partecipò come nazione unica. Inoltre, con la caduta dell’Unione Sovietica, essa si divise in 15 paesi, alcuni dei quali decisero di partecipare come “squadra unificata”, anche se la bandiera dell’URSS non venne mai più utilizzata.

Fu la prima edizione, dopo il 1972, a non essere soggetta a boicottaggi. Le nazioni partecipanti furono 172.

Venne registrata una presenza massiccia di atleti: furono ben 9094 impegnati in 257 gare e 28 sport diversi.

 

L’edizione dei Giochi Olimpici di Atlanta 1996

La XXVI edizione dei Giochi Olimpici venne affidata, per la quarta volta nella storia dopo Saint Louis nel 1904 e Los Angeles nel 1932 e 1984, agli Stati Uniti e si disputarono dal 19 luglio al 4 agosto 1996.

La scelta della città ospitante venne fortemente criticata poiché si trattava del centenario delle prime Olimpiadi moderne, che vennero svolte nel 1896 ad Atene, motivo per il quale la capitale della Grecia era vista come la favorita e la migliore, ma venne scelta Atlanta per motivi economici.

L’edizione fu scossa, come in occasione di Città del Messico 1968 e Monaco di Baviera 1972, da un attentato terroristico, questa volta organizzato dal suprematista bianco Eric Rudolph. A seguito dell’attacco morirono 2 persone e 111 rimasero ferite.

Per la prima volta parteciparono come stati indipendenti 12 nazioni dell’ex Unione Sovietica, tra cui Russia, Bielorussia, Armenia, Arzerbaigian, Georgia, Ucraina, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, motivo per il quale il numero di nazioni e di atleti partecipanti fu elevatissimo: 197 paesi e 10318 atleti.

 

L’edizione dei Giochi Olimpici di Sydney 2000

Immagine | Pixabay @studiocasper

La XXVII edizione dei Giochi Olimpici venne affidata, per la prima volta nella storia, a una nazione dell’Oceania: l’Australia, e si svolsero a Sydney dal 15 settembre al 1° ottobre 2000.

Dopo l’assegnazione della manifestazione all’Australia, la quale superò la concorrenza soprattutto della Cina, avennero episodi controversi, infatti, alcuni studenti universitari di Pechino organizzarono una dimostrazione di protesta davanti all’ambasciata americana, ma lo schieramento della polizia intorno ai campus universitari bloccò sul nascere l’iniziativa. Inoltre, iniziarono a diffondersi notizie di possibili boicottaggi e, prima dell’assegnazione, l’intelligence americana dichiarò che, in caso di sconfitta, il governo cinese avrebbe ripreso i test nucleari.

A questa edizione parteciparono 199 paesi con 10651 atleti (di cui 4069 donne), impegnati in 300 competizioni di 28 sport diversi.

L’unico paese escluso dalla manifestazione fu l’Afghanistan, a causa delle leggi discriminatorie verso le donne in ambito sportivo.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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