Rafa Nadal cuore d’oro. Il tennista spagnolo sta aiutando l’Ucraina e i ragazzi di un paese che vive da ormai più di un anno l’incubo della guerra. Grazie alle sinergie tra la Rafa Nadal Academy, l’International Tennis Federation (ITF) e la Federazione ucraina di tennis, quest’anno quasi 100 giovani tennisti ucraini avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica che li aiuterà a continuare ad allenarsi nel loro sport preferito e lasciarsi per qualche momento alle spalle la difficile situazione del loro paese. Sinora un totale di 24 ragazzi hanno già usufruito delle strutture di Manacor per godere di una o due settimane di vitto, alloggio, preparazione fisica e convivenza con i giovani tennisti locali che si allenano durante tutto l’anno nell’Accademia.
La selezione si sta svolgendo con la collaborazione di Evgeny Zukin, Vice Presidente e Direttore Esecutivo della Federazione Tennis Ucraina e con il coinvolgimento diretto dei diversi reparti dell’Academy, coordinati a livello logistico da Natalia Mordasova. “Indubbiamente, un bel gesto. Anche perché in Ucraina, se la vita normale è già difficile, per i tennisti è quasi impossibile. Dall’inizio della guerra, l’Accademia di Nadal si è sentita molto coinvolta. E ha dato una opportunità ad allenatori e ragazzi sin dall’aprile dello scorso anno. Un progetto che consente a molti giovani tennisti di ritrovare qualcosa di positivo nella loro vita. In Ucraina è molto difficile trovare posti dove allenarsi e per loro questo momento assume i contorni dell’unicità. Tutti i partecipanti sono in contatto diretto con le rispettive famiglie”.
Toni Nadal, direttore del tennis presso la Rafa Nadal Academy di Movistar è fra i più attivi. E ha intenzione di portare avanti il progetto per più tempo possibile come ha dichiarato in una intervista. “Siamo consapevoli del periodo assai difficile che stanno attraversando i bambini che vengono nelle nostre strutture”. Toni è consapevole che poche settimane all’Accademia non cambieranno la vita, ma potranno comunque aiutare a risollevare il morale di tanti bambini che si sono ritrovati a conoscere gli orrori della guerra. “Siamo felici di vedere quanto questi ragazzi siano entusiasti E anche le loro famiglie lo sono. Come ci raccontano, questa esperienza li sta aiutando a staccare un po’ dalla tragica situazione del loro paese e aiutando anche noi a vivere un’esperienza che per loro è indimenticabile. Speriamo che, insieme alla Federazione ucraina e all’ITF, si possa essere messi nelle condizioni di continuare a fare la nostra parte in una situazione così difficile e dolorosa “ .
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