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Nba, arriva un nuovo trofeo: la “coppa”

L’NBA prosegue la sua rivoluzione: più partite, più soldi, più spettacolo. In questo contesto si inserisce perfettamente la “Coppa Nba”, il secondo trofeo istituito dalla lega statunitense che si giocherà fra novembre e dicembre e incoronerà un campione scaturito da una competizione a metà fra i mondiali di calcio e un torneo da fine inverno.

A partire dal 2023/24, la Coppa NBA

La NBA ha aggiunto alcuni dettagli all’annuncio oltre alla spiegazione del formato. Chiamarla “Coppa Nba” rende l’idea del torneo, ma presto questo nome cambierà e, con ogni probabilità, sarà legato allo sponsor che contribuirà all’evento che prenderà il via il 3 novembre, dunque durante la regular season. All’interno della stagione regolare , valida per entrambe le classifiche, si giocherà una fase a gironi il 3, 10, 14, 17, 21, 24 e 28 novembre. Sono stati creati sei gironi da cinque squadre ciascuno. Si qualificheranno alla fase a eliminazione diretta il migliore di ogni gruppo e la migliore squadra di ogni conference fra coloro che non hanno raggiunto l’obiettivo.

I gruppi sono i seguenti:

1: Sixers, Cavaliers, Hawks, Pacers, Pistons.

2: Bucks, Knicks, Heat, Wizards, Hornets.

3: Celtics, Nets, Raptors, Bulls, Magic.

4: Grizzlies, Suns, Lakers, Jazz, Blazers.

5: Nuggets, Clippers, Pelicans, Mavericks, Rockets.

6: Kings, Warriors, Timberwolves, Thunder, Spurs.

La fase finale a Las Vegas e i premi

Immagine | Epa

La fase a eliminazione diretta si giocherà nella prima decade dell’ultimo mese dell’anno. Il 4 e 5 dicembre si giocheranno i quarti di finale, il 7 le semifinali mentre la fase finale, in programma per il 9 dicembre, si svolgerà in una sede neutrale, con ogni probabilità la T-Mobile Arena di Las Vegas e, ovviamente, le squadre che si giocheranno il trofeo non scenderanno in campo in regular season. L’idea è di Evan Wasch, il vicepresidente esecutivo e figura chiave nell’ideazione del format che il commissario Adam Silver inseguiva da tempo. Adesso il sogno è diventato realtà. Anche i sogni, però, hanno un prezzo e al di là dell’oceano costano parecchi. I prize money sono stati fissati: chi vincerà la Coppa si porterà a casa mezzo milione di dollari a giocatore, cifra interessante anche se, a conti fatti, con le nuove norme potrebbe essere paragonabile a una sorta di tredicesima mensilità. Arrivare a giocarsi la finale, garantirà 200mila dollari a testa. Anche i premi di consolazione sono quanto mai interessanti: raggiungere la semifinale vale 100.000 dollari mentre chi chiuderà il percorso ai quarti di finale guadagnerà “solo” 50mila dollari. Cifre comunque non disprezzabili, esattamente come una competizione che sarà anche una sorta di salvagente stagionale.

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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