“Come è cominciato tutto? A scuola, nelle ore di educazione fisica”, raccontava lo scorso anno a Superabile Oxana parlando del suo avvicinamento all’atletica, “Avevo 11 anni quando il professore di ginnastica mi ha notata. Poi sono venuti i raduni promozionali, e l’incontro con il CT Nazionale Mario Poletti, avvenuto a Oristano quando avevo 13 anni”. Precoce il talento sportivo, ma seria e studiosa, è la ragazza. “Frequento il Liceo Psico-socio-pedagogico, e si studia tanto. Da grande, a parte correre, vorrei fare la criminologa”.
Prima delle Paralimpiadi diceva “A Londra non ho obiettivi particolari, già quando sono stata convocata ufficialmente sono scoppiata a piangere. Anche se lo potevo immaginare, non ero proprio preparata, emotivamente. So solo che cercherò di divertirmi tanto. Ho scoperto che i grandi risultati arrivano solo quando mi diverto”. Ed è arrivato il podio olimpico.
E anche oggi a Lione, Oxana si deve essere divertita molto, o almeno è arrivato il grande, grandissimo risultato,
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