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Para Dressage: Bronzo   per Sara Morganti

Sara Morganti (Foto: FISE)

SPORT EQUESTRI (Herning). La sfida targata JYSK FEI European Para-Dressage Championship, inserita nel programma del più ampio Ecco FEI European Championships, ospitato a Herning (Danimarca), dopo aver eletto il podio a squadre (Gran Bretagna, 453.585; Germania, 429.066; Danimarca, 422.031) e posizionato l’Italia in quarta posizione (421.703), è proseguita oggi, sabato 24 agosto, con l’Individual Test e si è conclusa con le medaglie individuali.

L’Italia è scesa in campo con una grande Sara Morganti che, in sella a Royal Delight, nel rettangolo riservato al Grado 1 A, ha confermato la terza posizione ottenuta nel Team Test di giovedì, questa volta con la percentuale di 74.478. Per lei, la meritata medaglia di bronzo, alle spalle delle due rappresentanti britanniche, Sophie  Christiansen su Janeiro 6 (76.609%) e Anne Dunham con LJT Lucas Normark (75.174%). L’azzurra ottiene il suo successo con una cavalla acquistata e domata alla fine del 2010 (aveva 5 anni) e portata avanti con il supporto del suo istruttore, Alessandro Benedetti (centro ippico Terre Brune, Coltano/Pisa). “Sono davvero felice – ha dichiarato la Morganti – ammetto di essermi anche commossa uscendo dal rettangolo, prima ancora di conoscere la percentuale e il risultato. La mia cavalla è stata una vera alleata in questo Campionato d’Europa. Questo risultato lo condivido con lei, con il mio istruttore, con il mio circolo ippico e con il coordinatore tecnico Laura Conz che ci ha portati qui con la sicurezza di aver ben lavorato tutto l’anno”.

Giorno di Individual Test anche per Antonella Cecilia e Francesca Salvadè. La Cecilia, in sella a Zadok (68.629%), ha migliorato la percentuale ottenuta venerdì nel Team Test, conquistando la quarta posizione nel Grado 2, stesso rettangolo di Francesca Salvadè, che con Muggel 4 (68.286%) ha ottenuto la sesta piazza. Anche per la Salvadè, uno score più alto rispetto alla prima prova.

 

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Fonte: FISE

Massimo Brignolo

Manager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.

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